Nessuno avrebbe mai immaginato di trovare un iPad tra gli scavi di Pompei, dopo decenni di scavi archeologici e tanta storia portata in superficie.
Pompei, oltre ad essere uno dei siti archeologici più famosi al mondo, è anche il secondo monumento più visitato d’Italia dopo il complesso del Colosseo. L’antica città romana fu distrutta dall’eruzione del vulcano Vesuvio nel lontano 79 a.C., il quale sotterrò Pompei con sei metri di ceneri e lapilli. Solo nel 1748, grazie a degli scavi, l’antica città fu riportata alla luce e da quel giorno gli scavi e le scoperte non si sono mai fermati.
Oggi il sito archeologico di Pompei è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1997, e la sua celebrità ha fatto nascere molte opere d’arte e film cinematografici. Di recente è giunta una notizia sbalorditiva: un iPad è stato avvistato tra gli scavi di Pompei.
Recentemente gli archeologi hanno rinvenuto un tesoro di manufatti in un’antica cucina romana, e si ritiene che scavando più in profondità si possano trovare altri reperti. Sorprendentemente, oltre alle classiche palette, secchi e pennelli gli archeologi stanno utilizzando anche un iPad Pro. Un’archeologa ha dichiarato che l’iPad è perfetto per questo tipo di attività. Infatti, l’iPad sta letteralmente rivoluzionando il settore dell’archeologia. Ciò che rende questo strumento fondamentale è la velocità dell’elaborazione dei dati, l’autonomia delle batterie e lo scanner LiDAR.
Il problema più importante di uno scavo archeologico è proprio la fase dello scavo, perché una volta distrutte le parti di terreno o di roccia non si può più tornare indietro, quindi è fondamentale registrare in modo accurato tutti i dati inerenti allo scavo. In questo modo i futuri archeologi potranno ricostruire il sito digitalmente e capire come è stato trovato in origine. Inoltre, l’iPad Pro ha la capacità di raccogliere dati molto più velocemente e con una accuratezza mai vista prima.
Recentemente è stata scoperta una moneta molto rara durante uno scavo: si tratta di una moneta d’oro fatta realizzare dall’imperatore Augusto tra il 13 e il 14 d.C. Questa rara moneta è stata rinvenuta sotto il pavimento di una stanza, e questo lascia supporre che sia stata messa lì di proposito. Quindi, la casa dove è stata trovata la moneta dovrebbe essere stata costruita proprio nello stesso periodo in cui è stata coniata la moneta. Anche in questa circostanza subentra l’aiuto dell’iPad, il quale ha scansionato in 3D tutti i reperti rinvenuti, oltre ad aver poi creato un database che sarà pubblicato online, con l’obiettivo di permettere a tutti di ricostruire digitalmente lo scavo e di osservare tutti i reperti trovati.
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