Uno chef sta rivoluzionando la cucina egiziana, riscoprendo antiche e perse ricette di popoli antichissimi.
Mangiare è senza dubbio uno degli elementi più importanti della vita. Certamente alla base c’è una necessità biologia, ovvero immettere nel proprio corpo sostanze che vengono trasformate in energia, oltre che nutrienti che non possiamo sintetizzare in modo autonomo.
Ma c’è anche la voglia di ricercare un piacere, di sperimentare, di tornare al passato o proiettarsi verso il futuro, di muoversi in un punto qualsiasi del globo, pur restando nella propria cucina. E’ un’ipotesi abbastanza recente quella mossa da alcuni scienziati, secondo cui dovremmo indicare proprio nell’alimentazione la tappa fondamentale della storia dell’uomo, più spartiacque rispetto alla scrittura. Da quando l’uomo ha iniziato a cuocere gli alimenti, a radunarsi per dividere il cibo, a mescolare varie pietanze e provare accostamenti coraggiosi, ecco che sarebbero nati i primi veri uomini moderni. E c’è chi oggi cerca proprio di recuperare ricette antichissime, perse nella storia.
Stiamo parlando del famoso chef Moustafa Elrefaey. Un veterano della cucina, che ha imparato da sua nonna, la quale cucinava ricette tradizionali della cucina egiziana da sola, secondo regole antiche, fino a 95 anni di età. Voglioso di imparare cose nuove, Elrefaey ha lavorato in ristoranti francesi e italiani, prima di avere un’epifania: cercare di recuperare le ricette perdute della cucina egiziana.
Dopo aver incontrato uno studioso di geroglifici, la missione dello chef è stata soltanto una: tradurre gli antichi testi e cercare di riproporre ricette e piatti che erano consuetudine durante l’epoca dei faraoni, quando le piramidi stavano venendo costruite. E così lo chef ha iniziato questa incredibile opera di recupero, proponendo nei suoi ristoranti Zooba, con 12 sedi, alcuni piatti dei suoi antenati. Purtroppo non ci sono sedi in Italia, con Berlino e Nizza come uniche sedi in Europa.
Potete però provare a mangiare come da Zooba, o come nell’Antico Egitto, con le ricette proposte dallo chef. Un esempio è una minestra tradizionale a base di Okra. Per gli ingredienti lo chef consiglia: 500 g di gombo; 2 tazze di acqua calda; 4 tazze di succo di pomodoro fresco; 1 cipolla; 1/2 tazza di peperoni verdi; 1 cucchiaio di succo di limone; 1 cucchiaino di sale; un pizzico di cumino macinato; 1 cucchiaio di olio d’oliva; 2 tazze di spicchi d’aglio, 1 tazza di zenzero fresco sbucciato; 1 e 1/2 tazze di citronella bianca; 1 e 1/2 tazze di olio di semi di girasole.
Dovrete preparare la pasta di aglio e zenzero. Mettere l’aglio, lo zenzero, la citronella e l’olio di girasole in un frullatore e mescolare fino a formare una pasta.
In una pentola, scaldare l’olio a fuoco medio. Aggiungere la cipolla e farla soffriggere finché non assume un leggero colore dorato. Aggiungere un cucchiaio di pasta di zenzero e aglio e soffriggere per due minuti. Aggiungere il peperone verde, concentrato di pomodoro, sale, cumino, acqua e fare bollire. Aggiungere l’okra e cuocere a fuoco lento per 30 minuti. Così mangerete proprio come un egiziano della Valle dei Re.
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