Le risorse scarseggiano e l’inquinamento aumenta, fai molta attenzione a questo tipo di dieta se non vuoi peggiorare la situazione.
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Questo elegantissima frase descrive perfettamente quella che oggi conosciamo come legge della conservazione della massa. Il filosofo e chimico francese Antoine-Laurent de Lavoisier aveva capito che malgrado si applicassero trasformazioni di tipo fisico o chimico ad un oggetto, la materia iniziale non si aggiungeva dal nulla e non scompariva nel nulla, semplicemente cambiava le proprie caratteristiche, la propria forma, il proprio stato.
Ed è un principio estremamente interessante che dovrebbe essere applicato con molta diligenza alla nostra società, con un’ottica squisitamente ecologista. Purtroppo tutti noi sappiamo ormai che tutto quello che facciamo non scompare nel nulla, ma rimane impresso nel mondo. E quello che consumiamo non nasce dal nulla, ma è strappato dal mondo. Si parla sempre più spesso di Carbon footprint, o impronta carbonica. Un calcolo di tutta l’anidride carbonica e le sostanze inquinanti che un sistema, un’azienda, una macchina o persino una persona rilasciano nell’ambiente nella durata della propria esistenza. E mangiando facciamo parecchi danni.
La top 3 delle diete più inquinanti del mondo, probabilmente c’è anche la tua
Per farci arrivare una fettina di carne, un’insalatina, un bicchiere di vino e un po’ di pane a tavola, l’intero sistema produttivo e logistico umano fa uno sforzo titanico. Bisogna crescere gli animali, curarli, macellarli, confezionarli, spedirli. E poi far crescere la verdura, strapparla, pulirla, confezionarla, distribuirla. Aspettare che le viti siano mature, raccoglierne i frutti, imbottigliare, spedire. Mietere il grano, lavorarlo, mandarlo ai grandi pastifici, cuocerlo, imbustarlo, venderlo.
Dietro ogni scelta che facciamo in quanto consumatori si nascondono processi industriali tanto complicati quanto inquinanti. Tuttavia ci sono delle diete che sono particolarmente dannose per l’ambiente, dati i componenti fondamentali di cui abbondano. Ecco la classifica, dalla peggiore alla meno inquinante.
- Dieta chetogenica. E’ il regime alimentare meno sostenibile che possiate scegliere. Si tratta di un’alimentazione che tende ad eliminare i carboidrati, con l’obiettivo di spingere il corpo a crearli da sé, smaltendo il peso accumulato. Questa dieta abbonda di carne, pesce, olio, formaggi, burro, uova. Si parla di 3 chilogrammi di anidride carbonica prodotta per ogni 1.000 calorie consumate.
- Dieta paleo. Mangiare come gli uomini primitivi, ad ogni costo. Chi sceglie questa dieta, similmente alla chetogenica, taglia i carboidrati ma elimina anche tutti quei prodotti che non sono carne. Accettabile mangiare bacche e frutta, ma devono abbondare soprattutto le frattaglie e gli organi interni degli animali, con muscoli e tagli più nobili come seconda scelta. 2.6 chilogrammi di anidride carbonica prodotta ogni 1.000 calorie assunte.
- Dieta onnivora. La dieta che probabilmente segue la maggior parte della popolazione e che non sacrifica nulla, consumando tutto con moderazione e seguendo la piramide alimentare. Produce 2.3 chilogrammi di anidride carbonica ogni 1.000 calorie assunte.