Enorme progetto che univa cibo da asporto e criptovalute si è rivelato essere una truffa tanto geniale quanto diabolica.
Con la crisi che si fa sempre più nera, la svalutazione della moneta e il lavoro che diventa sempre più precario e difficile da trattenere, in tanti stanno cercando modi nuovi per poter mettere da parte denaro e magari anche fare degli investimenti che possano pagare sul lungo periodo. Oggigiorno i video in cui ci dicono di investire sui circuiti decentralizzati sono praticamente continui, e in tanti decidono di farlo davvero, buttandosi sui Bitcoin e altre valute simili.
Altri poi stanno rivalutando degli investimenti su quei settori che sono sempreverdi e che non potranno mai fallire. Perché magari l’essere umano può fare a meno di un profumo di alta qualità, ma deve mangiare. Se poi si parla di un servizio di consegna di cibo a casa, una modalità che è esplosa durante la pandemia e che sta mantenendo comunque ritmi di crescita altissimi, ecco che sembra un investimento sicuro. Ebbene c’è chi ha unito questi due potenziali ambiti di investimento, confezionando un’offerta irrinunciabile quasi troppo bella per essere vero. E infatti non lo era.
CryptoEats doveva dominare il mondo del delivery, e invece era solo una truffa
C’era una volta CryptoEats. Un marchio nato da un’idea molto particolare. Creare un marchio che facesse consegne di cibo tramite partnership con locali e catene, portando qualsiasi pietanza direttamente alla tua porta. I pagamenti però non sarebbero stati in euro o dollari, ma un criptovalute.
A fondare l’azienda è Wade Phillips, che annuncia a tutti di avere a disposizione un esercito di rider pronti, una piattaforma nuova per gestire gli ordini e i pagamenti tramite blockchain e una partnership raggiunta con catene come Walmart, Nando’s e McDonald’s.
Immediatamente si cercano investitori e si mettono in vendita dei token, degli NFT, che sarebbero stati usati per confermare l’investimento iniziale e rendere chiunque fosse interessato un partner di questa nuova realtà che mirava alle stelle e prometteva di tagliare fuori UberEats e altri servizi simili. Purtroppo, però, subito dopo la vendita dei Token, a sparire è stato proprio CryptoEats. Spingendo chiunque, dal proprietario di negozio a conduzione familiare allo studente che prova proprio ogni cosa per svoltare, e vantandosi di 8 milioni di dolari raccolti da grossi investitori inesistenti per mettere in moto la cosa, ecco che subito i soldi sono arrivati.
Il genio dietro tutto questo avrebbe bloccato il tutto dopo poche ore, trasferendo circa 500mila dollari nel proprio portafoglio di criptovalute, eliminando ogni traccia e lasciando una miriade di investitori con la bocca asciutta e il portafoglio digitale svuotato. Fate sempre attenzione a dove mettete i vostri soldi.