Il bollo auto è una tassa legata alla vettura da pagare per tutti gli automobilisti annualmente. Questa imposta però in alcuni casi per il 2023 può non essere versata.
La quota viene versata con cadenza annuale sotto forma di anticipo per i 12 mesi successivi. Il costo riguarda un obbligo ed è legato alla proprietà dell’auto quindi deve essere versato anche da chi non utilizza il mezzo ma lo possiede e magari lo tiene in garage.
Proprio per questo motivo è spesso oggetto di discussione. Il suo importo si calcola in base a due elementi: potenza e classe di inquinamento, inoltre ci sono delle voci specifiche che variano da Regione a Regione, per questo motivo è possibile notare una cifra diversa per vettura e anche area di residenza.
Bollo auto: quando si può non pagare
Tutti gli automobilisti devono pagare il bollo auto, pena incorrere in sanzioni anche pesanti. Tuttavia ci sono casistiche specifiche che permettono per l’anno 2023 di non pagare questa tassa. Si fa riferimento all’anno in corso quindi successivamente potrebbero cambiare.
I mezzi storici quindi quelli che sono ritenuti e validati come veicoli con un’età superiore ai 30 anni non devono pagare questa tassa a meno che non abbiano un uso relativo a scopi professionali. Sono esenti dal pagamento del bollo auto anche tutti quei mezzi che riguardano soggetti con esenzione derivante da Legge 104, quindi cittadini disabili. L’esenzione vale anche per Regione quindi in base alle disposizioni della singola area di competenza poiché ci sono alcune città che non prevedono il pagamento della tassa. In questo caso è importante però informarsi direttamente presso il proprio Comune.
Altre casistiche speciali per l’esenzione
Trattandosi di una tassa legata principalmente alle emissioni dei veicoli, viene ritenuta esente per tutte le auto elettriche, non essendo di fatto inquinanti. Ovviamente questo è sempre a discrezione della Regione ma tutte offrono un’esenzione, chi per un tot di anni e chi in modo permanente. Ciò vale anche per le auto ibride e per quelle che sono state trasformate.
In molti casi è prevista l’esenzione per i primi 5 anni e poi uno sconto del 75% sull’importo. Sono esenti dal pagamento anche auto di organizzazioni di volontariato, ambulanze, mezzi di soccorso, auto che vengono temporaneamente esportate all’estero ovvero fuori dall’Europa (in questo caso la sospensione è per un periodo non inferiore ai 12 mesi) oppure nei casi di auto affidata a un concessionario per la vendita.
Vale sempre la pena informarsi presso il Comune di residenza anche per conoscere eventuali altre esenzioni determinate su base regionale e quindi non diffuse a tutto il territorio.