TikTok sta per essere reso ufficialmente illegale, un duro colpo per chi usa questa app. Ma c’è un escamotage.
Sono ormai anni che TikTok è sotto la lente di ingrandimento di diverse nazioni, che si chiedono effettivamente quanto questa app così sciocca e apparentemente innocua sia poi effettivamente sicura. Ricordiamo infatti che malgrado il CEO Shou Zi Chew abbia affermato davanti al Congresso degli Stati Uniti d’America come la propria compagnia fosse indipendente, i legami col governo di Pechino sono tutt’altro che nascosti.
Si parla infatti di compagnie a matrioska che si posseggono tra di loro, che sono alimentate da importanti rapporti economici con lo Stato. Proprio per la convinzione che TikTok stia spiando i cittadini americani, influenzando le giovani menti del Paese e portando i loro segreti più intimi e personali nelle grandi banche dati della Cina, gli Stati Uniti stanno attaccando la piattaforma social del momento. Con uno Stato che addirittura ha deciso di bannare totalmente l’app dal proprio territorio.
TikTok diventa illegale in uno Stato, ma c’è un escamotage
Stiamo parlando del Montana, che ha avuto una votazione interna e ha deciso poche ore fa, con 54 voti a favore e 43 voti contro, di approvare un disegno di legge per vietare TikTok dal proprio territorio. Al momento la proposta di legge è nelle mani del governatore repubblicano Greg Gianforte, che pare sia incline a firmare questo disegno e rendere legge la proposta.
Un durissimo colpo per tutti i cittadini del Montana, che quindi si ritroverebbero di fatto tagliati da una delle piattaforme più usate e apprezzate al mondo. Tuttavia è stata immediatamente trovata la falla nella proposta. Si parla infatti di un divieto di scaricare l’app dal momento in cui la proposta sarà approvata, non di possederla e utilizzarla.
Questo significa che se un cittadino del Montana scaricasse TikTok e creasse un proprio account prima che la legge passi, ecco che potrebbe comunque usare senza problemi l’app, avendola installata prima del divieto, che non riguarda l’utilizzo, ma il mero download. Inutile dire che anche chi non era interessato al social network nato in Cina lo stia scaricando sul proprio terminale in queste ore.
Non cambia il fatto che però questo sarebbe il primo vero e proprio passo verso un divieto forte e ufficiale nei confronti del social network, che potrebbe trovarsi all’alba di una lunghissima e aspra guerra legale, economica e social contro il governo degli Stati Uniti d’America. E chissà, magari anche contro l’intero mondo occidentale.