Le microtransazioni non esistono sono nel mondo dei videogiochi mobile ma anche per le auto elettriche, in particolare per i modelli Mercedes. In pratica occorre pagare per avere delle implementazioni della velocità o nuove funzioni del veicolo.
Funzioni installate ma bloccate a meno che…
Quando si parla di microtransazioni di solito si pensa ai fastidiosi acquisti in-app dei videogiochi mobile per ottenere punti o oggetti speciali a cui diversamente non si ha accesso. Eppure pare che questo sistema sia molto apprezzato anche dai brand automobilistici, in particolare dalla Mercedes per la sua gamma EQ.
Questo significa che sui veicoli elettrici di questo marchio sono installate delle funzioni già pronte per essere eseguite ma inaccessibili a meno che il proprietario non paghi una quota. Con le microtransazioni si può per esempio avere un incremento dell’accelerazione fino al 20%. Vale a dire quasi un secondo in meno per passare da 0 a 100 km/h, ma non si tratta di un surplus economico. Averlo richiede ben 1.200 dollari da versare annualmente per incrementare le prestazioni della macchina.
Si tratta di una scelta che sta già scatenando polemiche, come accaduto anche alla casa automobilistica BMW quando propose un sistema simile. Anzi, arrivò a chiedere di pagare per sfruttare la funzione per riscaldare i sedili, scelta che non mancò di portare a manomissioni volontarie.
Gioco o vita reale?
Sembra quasi che i veicoli reali siano presi da un capitolo della saga Gran Turismo dato che per usufruire delle loro piene potenzialità occorre versare delle microtransazioni. Si tratta di una strategia che se da un lato per i marchi di automobili rappresenta un sistema per compensare le perdite potrebbe rivelarsi pericolosa sul lungo periodo.
La paura più diffusa è che anche per funzioni già disponibili venga richiesto questo curioso “abbonamento”, che andrebbe a sommarsi al costo del veicolo. Ora è presente solo sulla Mercedes-EQ ma è possibile che anche sui futuri veicoli elettrici venga mantenuto.
L’altro aspetto è che le microtransazioni non consentono di ottenere dei beni fisici ma di sbloccare funzionalità già presenti sul veicolo che l’acquirente ha già pagato. Si ha dunque la percezione di dover versare soldi due volte per la stessa cosa. Già nell’industria dei videogiochi dove il sistema esiste da anni non è mai stato percepito in modo positivo.
🔴 FONTI: www.archyde.com