Prevederli è un po’ come chiamare un oracolo, o entrare nella testa di Big G, anche se qualche leaker ogni tanto regala anticipazioni. Ma quanto arrivano gli aggiornamenti di sistema, sono sempre forieri di importanti novità.
Il Play Store sta cambiando. O meglio, sta per apportare una modifica interessante per gestire meglio le infinite applicazioni che riempiono la memoria di qualsiasi smartphone Android.
Ora quelle benedette app, croce e delizie dei nostri tempi tech, potranno essere archiviate, quando risultano inutilizzabili. Google aveva paventato questa possibilità lo scorso marzo, ma mancano i tempi tecnici di realizzazione. A quanto pare sono in via di arrivo: una novità attesa che consentirà agli utenti di disinstallare un’app tramite il Play Store, con conseguente risparmio di spazio di archiviazione nel proprio cellulare, ma con la possibilità che un dispositivo possa conservare i dati locali in modo che, reinstallando l’app, si possa serenamente tornare all’esperienza precedente, senza dover iniziare di nuovo tutto daccapo.
Google elimina di fatto la perdita di tempo: gli utenti a cui piace scorrere occasionalmente alcuni giochi di grandi dimensioni o per quel viaggio annuale per vedere la famiglia quando hai scaricato l’app per la dichiarazione doganale. È ancora meglio se hai un telefono economico con spazio di archiviazione limitato, come rivelato dal sempre ben informato Android Police. “Il mese scorso, abbiamo potuto vedere come funziona l’archiviazione grazie a uno smontaggio delle funzionalità – si legge – ora tutti possono provare da soli l’archiviazione delle app con l’aggiornamento v33.4 dell’app Google Play Store”.
Big G afferma di aver iniziato a distribuire l’aggiornamento la scorsa settimana: le nuove iterazioni di solito arrivano su APK Mirror abbastanza velocemente, ma qualche rallentamento sembra aver stoppato questo processo, di solito rapido. Un intoppo risolvibile sia chiaro, la nuova funzionalità per gli smartphone Android ormai è un dato di fatto. Google ha tutto l’interesse di questo mondo a dare una bella accelerata.
Così facendo non avrebbe molto di cui preoccuparsi, come principale fornitore di app su Android, anche se ha dovuto respingere le affermazioni dell’antitrust sull’abuso del potere di mercato. In questo contesto la funzionalità in via di definizione farebbe proprio al caso del colosso di Mountain View, perché consentirebbe all’azienda californiano di sostenere la superiorità innovativa del Play Store, che sarà pure infestato da problemi e virus, pensando al rapporto con il suo competitor Apple, ma rimane pure sempre il sistema operativo più utilizzato al mondo.
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