Nel 2023 una nuova costellazione di satelliti potrebbe iniziare a prendere forma e non si tratta di StarLink. Il suo nome sarà IRIS e si tratta di un progetto dell’Unione Europea (UE) per supportare le reti terrestri e portare la banda larga ovunque.
Un progetto enorme
Si parla di sei miliardi di euro per una costellazione di satelliti che anche se meno imponente di StarLink potrebbe presto farle concorrenza almeno nei paesi dell’UE. Senza contare che da poco la costellazione di Musk ha annunciato un primo limite di traffico dati.
Il nome del progetto è IRIS (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite).L”idea di base è quella di rendere autonoma l’Europa per la connessione a banda larga ma ci sarà la possibilità di spenderla per aiutare anche le zone limitrofe, come l’Africa. In più potrebbe fare da supporto in caso di situazioni impreviste o di crisi come ha già fatto anche StarLink nel passato recente. In quest’ottica le sue funzioni non saranno solo civili ma anche miliari.
L’attivazione della costellazione artificiale europea per ora punta ad essere operativa per il 2027. Dovrebbe essere composta in tutto da 170 satelliti e andranno posizionati nell’orbita bassa terrestre a partire dall’anno prossimo. Il Consiglio Europeo ha raggiunto da poco un accordo con il Parlamento ma ci si inizierà a lavorare subito.
La terza costellazione per l’UE
Nonostante il progetto sia senza dubbio impressionante IRIS non è che la terza costellazione europea. Andrà ad unirsi infatti a Galileo e a Copernicus, entrambe già operative.
La prima è composta da 26 satelliti e ha iniziato il suo lavoro nel 2018 quando gli ultimi moduli sono entrati in orbita. Galileo è un sistema di navigazione satellitare civile con una precisione molto accurata, con incertezza di pochi centimetri.
Copernicus invece è il programma di osservazione terrestre che è intervenuto anche per mappare il territorio durante la pandemia Covid-19. Era stato impiegato allo stesso modo pochi anni prima per controllare la diffusione del virus dell’Ebola.
IRIS potrà agire in sinergia con queste due costellazioni una volta che i primi moduli entreranno in funzione. A occuparsi della sua realizzazione sarà l’Agenzia spaziale europea che riceverà a questo scopo 750 milioni di euro per iniziare i lavori. Con solo quattro anni a disposizione non c’è tempo da perdere.
🔴 FONTI: www.consilium.europa.eu