La nuova gestione di Twitter non sta incontrando il favore dei dipendenti tanto che in molti hanno preferito andarsene. Elon Musk pretende prestazioni alte e ha già tagliato circa il 50% del personale del social network. E intanto pare stia arrivando un’inchiesta…
Non si è trattato di un’acquisizione semplice per Elon Musk visto che più volte è sembrato che all’ultimo momento ci fossero dei ripensamenti. Alla fine però dopo diverse settimane di dubbi il miliardario CEO di Tesla ha infine preso in mano le redini del social dell’uccellino. Ma come sempre una nuova direzione porta dei cambiamenti e Twitter pare ne stia soffrendo molto.
Le prime mosse di Musk non sono state infatti ben accolte dai dipendenti. Prima di tutto vi sono stati dei tagli importanti al personale fin da subito. Dopodiché sono arrivate delle mail molto chiare per gli impiegati che a tutti gli effetti sembrano degli ultimatum. Il testo invitava chiunque non fosse disposto a dare il massimo impegno (e ore di straordinari) a levare le tende.
I dipendenti avrebbero dovuto acconsentire tramite un modulo di Google Forms, ma i risultati non sono stati quelli sperati dal nuovo proprietario. In molti, centinaia secondo le indiscrezioni, avrebbero preferito licenziarsi.
Il sarcasmo non tarda ad arrivare in situazioni di crisi e se di solito è l’uccellino azzurro ad accogliere gli hashtag sugli altri social ora la situazione si è rovesciata. Così ecco che sul web ora impazza #RIPTwitter, che più che uno scherzo sembrerebbe un pronostico.
Ad aumentare i dubbi è il fatto che gli uffici di San Francisco sono stati temporaneamente chiusi. In città molti hanno anche notato la protesta avvenuta durante la serata di venerdì 18. Un attivista ha voluto proiettare delle scritte non esattamente simpatizzanti con la nuova gestione sugli uffici di Twitter.
Il destino di Twitter insomma sembra offuscato per quanto riguarda la sua gestione. Tato che le strane dinamiche di questo inizio gestione hanno attirato l’attenzione anche di alcuni senatori democratici (Warren, Blumenthal e Feinstein).
I tre pare abbiano scritto una lettera alla Federal Trade Commission chiedendo l’apertura di un’inchiesta relativa al nuovo operato. Le preoccupazioni vertono soprattutto sulla questione privacy e sicurezza.
🔴 FONTI: www.ilmessaggero.it
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