Il concept non è proprio una novità. La storia del cinema è pieni di esempi trasversali: la Marvel ci sta costruendo una fortuna prendendo spunto dai fumetti e trasportandolo sul Grande Schermo. Stessa cosa sta accadendo con molti videogiochi. 
Dal mondo del gaming a Netflix, il passo è breve. L’arcinota società statunitense operante nella distribuzione in streaming via Internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento, numero uno al mondo fino al 2022, quando è stata superata da Disney Plus adatterà prima la saga di videogiochi Gears of War in un lungometraggio live action, seguito da una serie animata per adulti, con il potenziale per altre storie da seguire.
Gears of War è uno sparatutto in terza persona sviluppato da Epic Games per la console Xbox 360, un game che utilizza la tecnologia dell’Unreal Engine 3.0 ed è stato pubblicato da Microsoft Game Studios: è uno dei giochi che supportano le librerie DirectX 10.
Prima il film, poi la storia animata
In Italia è stato distribuito nel 2006, con tanto di “Limited Collector’s Edition”, che include un disco con contenuti bonus ed un art book intitolato Bellezza distrutta, che spiega in dettaglio gran parte del retroscena della storia del gioco. Ecco, Gears of War era uno sparatutto.
Gear of War finirà su Netflix e i progetti saranno sviluppati in collaborazione con The Coalition, lo studio di gioco dietro il franchise. Finora sono stati sviluppati cinque giochi principali nel franchise del gioco, con tre spin-off, tra cui Gears of War: Judgment , Gears Pop! e Gears Tactics. Conosciuto per le grandi scene, il franchise del gioco è ambientato sul pianeta Sera e vede la battaglia tra l’umanità e un ominide rettile noto come Locust Horde. Il gioco segue principalmente Marcus Fenix, un soldato della Coalition of Ordered Governments.
Chi sarà il protagonista?
Non è la prima volta che Gears of War si trasforma da videogioco a live action. Nel 2016, la Universal Pictures ne opzionò i diritti per realizzare un film. Allora, Scott Stuber lavorava alla Universal e avrebbe lavorato come produttore del progetto insieme a Dylan Clark (Il pianeta delle scimmie, Oblivion).
Nel 2017, la Universal ha arruolato Shane Salerno per scrivere la sceneggiatura, ma poi non se ne fece più nulla. Nel 2018, F. Scott Frazier fu assunto per scrivere il film della Universal, anche se alla fine i diritti di opzione sono scaduti. Stavolta dovrebbe essere la volta buona: prima il film, magari con Dave Bautista nei panni del protagonista, poi la serie animata.