L’ultima truffa perpetrata con i Bitcoin è opera dell’hacker James Zhong, che ora rischia di passare vent’anni in carcere. Un furto di ben 3,4 miliardi di dollari che gli è valso un primato nella storia delle frodi legate alle criptovalute.
Dentro una lattina di popcorn si possono nascondere diversi oggetti, ma pensare di celarvi più di 3 miliardi di dollari appare poco credibile. Eppure James Zhong ci è riuscito con un microcomputer Raspberry Pi al cui interno di trovava la somma astronomica sotto forma di valuta digitale.
Non si trattava infatti di contanti ma delle ben note criptovalute sottratte dal giovane hacker della Georgia ancora diverso tempo fa. Ben 50.676 Bitcoin in una confezione che chiunque avrebbe gettato senza pensarci troppo. Zhong l’ha tenuta gelosamente sotto delle lenzuola nel suo armadio fino a che la polizia non ha scoperto la sua frode, sequestrando il microcomputer.
L’arresto è avvenuto circa un anno fa ma i crimini di Zhong risalivano addirittura al 2012. Ad appena 22 anni l’hacker aveva effettuato l’accesso al marketplace Silk Road che ancora era attivo nel Dark Web. Usando nove account ed effettuando più di 100 transazioni in breve tempo era riuscito a ingannare il sistema sottraendo la cifra.
Oltre a questo colpo grosso però Zhong aveva anche altra refurtiva nascosta per casa. Nel dettaglio le autorità hanno scovato più di 600.000 dollari in contanti e addirittura lingotti d’oro. La sua frode resta però il secondo più grande sequestro di Bitcoin mai registrato.
A favore di James Zhong c’è il fatto di aver confessato il crimine e di aver dato la disponibilità a collaborare. Ora l’uomo ha 32 anni e non si sa se avesse compiuto altre azioni simili dopo la maxi frode di dieci anni fa, ma per scoprire la sua sorte occorrerà attendere alcuni mesi.
La sentenza arriverà infatti il 22 febbraio del prossimo anno. L’ipotesi più accreditata è quella dei vent’anni di carcere, che sarebbe comunque più clemente rispetto alla pena toccata al fondatore di Silk Road. Mentre Zhong è stato scoperto solo nel 2021 Ross Ulbricht, a sua volta vittima della frode del 2012, è stato condannato all’ergastolo. Silk Road era conosciuto come un marketplace che gestiva grossi giri di sostanze stupefacenti.
L’accusa a carico di Zhong è di frode telematica e il processo a suo carico si è tenuto a New York.
🔴 FONTI: www.corriere.it
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