Pure Instagram diventa un luogo ideale per le truffe ora. Ma da quale imbroglio dovremo stare alla larga?
Instagram sotto attacco: le truffe convergono anche sull’app di Meta
Nel corso delle settimane gli utenti Instagram, in particolare in Italia, stanno ricevendo decine di tag a storie provenienti da account creati appositamente per pubblicizzare dei fantomatici buoni di Shein, che sarebbe il famoso negozio online.
Le storie dove si viene taggati, come avrete intuito, non danno davvero diritto a un buono da utilizzare sulla piattaforma cinese, anzi: nascondono una truffa. Per metterla in atto sembra che siano stati creati centinaia di account con nomi fake che fanno capire che il profilo è nato da poche ore, e non ha nessuna buona intenzione fin dal principio.
Da questi profili si pubblicizza nelle storie la vincita di un buono di diverse centinaia di euro, precisamente da 400 a 800, da spendere nel sito Shein, e vengono taggati diversi utenti reali. Gli hacker sperano che questi utenti, una volta ricevuta la notifica del tag, vedranno questa fantomatica vincita e procedano per riscattarla.
Ci ruba pochi spiccioli? No, molto di più
Per ottenerli, in teoria, basterebbe recarsi sul sito indicato nella storia in questione o nel post in cui si viene taggati. Qui, in seguito, viene proposto di compilare un rapido sondaggio su una pagina fake che riprende le sembianze del sito ufficiale di Shein al costo di soli 2 euro. Chi crede a questa cosa, ovviamente, è disposto a pagare due euro in cambio di un buono da 800 euro, e non sarebbe neanche una cattiva idea se fosse così.
Per pagare questa somma, dunque, sarà necessario inserire i dettagli della propria carta di credito. Ma dando modo a questo pagamento di essere mandato in porto, si attiva una specie di abbonamento che, dopo qualche giorno di “prova” a 2€, ritira in automatico dalla carte di credito 43,50 euro ogni due settimane.
Di conseguenza è ovvio che non solo il buono da 800 euro non esista, come era facilmente immaginabile, ma ci saranno addebitati più di 80 euro al mese per un servizio che non abbiamo mai voluto sottoscrivere, o che non si sa bene cosa faccia ancora addirittura. Forse potrebbe essere molto più pericoloso di quel che sembra avercelo “addosso”; facciamo attenzione a dove inseriamo le nostre informazioni personali.
🔴 Fonte: www.techprincess.it