Smart home, domotica e Wi-Fi: un trio formidabile in epoca tech, che semplificano la vita di chiunque. Soprattutto se la vita di tutti i giorni è piena di impegni lavorativi e familiari, i dispositivi intelligenti possono sicuramente fare la differenza.
Ma se è vero che fatta la legge, trovato l’inganno, anche nella tecnologia, e specialmente quella che riguarda la domotica, è facile che si formino delle falle nei sistemi, e che soprattutto ci sia chi è pronto ad approfittarne in maniera sconsiderata.
Parliamo degli hacker che, grazie a dei piccolissimi droni, sono in grado di entrare nei “buchi” di sicurezza non curati a dovere nelle wi-fi, casalinghe e non, per scoprire tutti i segreti dei sistemi domotici di una famiglia.
Ma come funziona questo sistema di breccia nelle reti Wi-Fi tramite dei droni? In sostanza, vengono misurati i tempi di risposta tra vari dispositivi connessi tra di loro in uno stesso ambiente per stabilire dove si trovano esattamente. E questo avviene anche se di mezzo si trova un muro.
Un sistema decisamente intelligente, tanto quanto è smart il sistema domotico della casa, se non fosse per un piccolo particolare: la distanza tra il drone e il device domotico, di qualunque dispositivo si tratti, non deve superare 1 metro di distanza. Ecco l’unico limite di questo sistema.
La falla dunque può aiutare un qualunque intruso per fare una mappa dell’abitazione e scovarne i punti deboli per poi usarli a suo vantaggio. Ad esempio registrare la presenza o meno di telecamere o altri sistemi di sicurezza, o anche solo sapere dove si trovano gli altri inquilini della casa a patto che indossino un dispositivo smart come uno smartwatch.
Insomma un bel pensiero per chi ha delle infrastrutture domotiche in casa che potrebbero ahiloro essere “breach-ate” grazie alle famose falle di cui sopra ed a piccoli droni che riescono a passare inosservati anche se volano molto vicino all’ambiente che si vuole violare.
Ad esempio una fabbrica, un negozio o un ufficio potrebbero essere presi di mira da malintenzionati che, con questo sistema, potrebbero seguire i movimenti di eventuali guardie per poi usarne l’assenza per entrare negli edifici.
Naturalmente questo sistema non è una novità assoluta, è già dal passato che le falle del Wi-Fi vengono utilizzate per effettuare violazioni di questo genere, ma ciò che le rende ancora più pericolose è il fatto che oggi come oggi i droni che si possono utilizzare sono molto piccoli e poco costosi, il che rende la possibilità di fare certe violazioni in maniera indisturbata o quasi.
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