Arriva il momento in cui un’applicazione diventa troppo “evoluta” per continuare a girare su dispositivi che per contro risultano troppo “antichi”: vale per qualsiasi tipo di app, ma per oggi parliamo di un’applicazione molto particolare.
Si tratta infatti di una delle applicazioni più diffuse al mondo, l’app di messaggistica per eccellenza, quel WhatsApp che un paio di giorni fa ha smesso di funzionare in tutto il mondo gettando gli utenti nello sconforto. E se per un’ora di #whatsappdown è successo un cataclisma, come la prenderanno coloro che hanno un telefonino troppo vecchio per poterla supportare ancora?
Sicuramente non troppo male: nello specifico infatti, WhatsApp non è più supportato da una serie di iPhone (e quindi restringiamo il campo alla sola Apple) che non possono avere sistemi operativi da iOS12 in su. Pertanto, non è una questione di modello di smartphone, ma di aggiornamento di sistema operativo: chi ancora è fermo a iOS 11, deve dire addio a WhatsApp (ma forse anche al cellulare).
Il giorno “X” è scattato martedì 25 ottobre su tutti quegli iPhone che ancora hanno sistema operativo iOS 10 o iOS 11, o perlomeno quelli che non hanno un hardware tale da supportare un aggiornamento a iOS 12 (il requisito minimo per poter avere WhatsApp da adesso in poi). Nello specifico sono i cellulari Apple come gli iPhone 5 e iPhone 5C e modelli precedenti a non poter più avere WhatsApp tra le loro app.
Detta così sembra una ecatombe, ma in realtà la situazione è meno tragica di quanto sembra: la lista di iPhone che possono mantenere ancora WhatsApp è molto lunga e contiene modelli di smartphone che non pensavamo fossero inclusi: si tratta infatti di tutti gli iPhone a partire da iPhone 5s a salire.
Nel frattempo Apple ha già provveduto, in tempi non sospetti, ad avvisare con un messaggino popup tutti gli utenti di iPhone con sistema operativo “scaduto”: “WhatsApp non supporterà più questa versione di iOS, per favore vai su Impostazioni > Generali > Aggiornamento software per scaricare l’ultima versione di iOS“. Così ha infatti richiesto di aggiornare la versione del sistema operativo, cosa che ovviamente tutti coloro che potevano fare hanno fatto.
Dare a un telefono, di qualunque marca si tratti, un “tempo di fine vita” prestabilito è una pratica che in informatica si chiama “obsolescenza programmata“. L’obsolescenza programmata o pianificata in economia industriale è una strategia volta a definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato.
Questo perché, e guardando la lista di dispositivi Apple che ancora supportano WhatsApp lo si capisce bene, è necessario “sfrondare” le vecchie generazioni di dispositivi per fare spazio ai nuovi, che soprattutto negli ultimi anni stanno uscendo sul mercato a ritmi impressionantemente veloci.
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