I robot non finiranno mai di stupirci, soprattutto se si parla di macchine in grado di ricaricare i veicoli elettrici, esattamente come se fossimo noi stessi a farlo. Ma i vantaggi non finiscono qui, perché il robot di cui vogliamo parlare è molto più intelligente di quel che sembra.
Niente più benzionaio: ora ci penserà un robot
Il suo nome è CHARbO, o Charging Robot se preferite. È nato nel 2021 come prototipo in grado per agganciare in completa autonomia un cavo di ricarica a un’auto elettrica. Allo stato attuale Alveri, società che lo ha presentato, ha svelato la nuova generazione di questo tipo di robot, che ora è maggiormente ottimizzata e pronta per i test sul campo.
Ma cosa cambia? Se da una parte il concetto resta simile, all’atto pratico ci sono diverse novità rilevanti di cui parlare. Innanzitutto Il robot non è più vincolato a una sorta di colonnina mobile, con il solito cavo, bensì scorre su un binario posizionato a fianco dei posti auto. L’energia elettrica, difatti, viene fornita da un punto di contatto a terra; in tal senso un unico CHARbO può servire più posti auto, da uno fino a 100 metri di lunghezza del binario.
Così facendo i clienti possono pure parcheggiare l’auto con lo sportello di ricarica aperto e prenotare la sessione, e non appena il robot avrà ultimato la ricarica del guidatore precedente, si sposterà per attivare il successivo. Ma non crediate che siano solo parole, perché su YouTube è presente il filmato completo – dalla durata di due minuti circa – in cui è possibile vedere il robot all’opera.
CHARbO non è ancora perfetto
Tuttavia, c’è da dire che CHARbO ha alcuni punti deboli di cui parlare. Per esempio è necessario che il veicolo abbia la porta di ricarica sul lato destro, o eventualmente sul lato sinistro, ma parcheggiato in contro mano, cosa non sempre concessa. Tra le altre cose mancano pure le ricariche simultanee, anche se il robot è stato pensato per eliminare la necessità di avere parcheggi dedicati alle auto elettriche.
Questo significa che qualsiasi posto, nella fila servita dal binario che si viene a creare, può essere un punto di ricarica. Comunque sia i test sul campo inizieranno soltanto il prossimo anno soltanto in alcuni luoghi specifici, mentre la produzione di massa inizierà nel 2024.
🔴 Fonte: www.hwupgrade.it