Continuano i bonus per incoraggiare l’energia pulita e il rinnovabile. Ora in particolare tocca ai sistemi di accumulo per gli impianti di produzione di energia rinnovabili. L’Agenzia delle Entrate infatti ha stabilito le modalità e i termini per poterne usufruire.
Rifarsi dalle spese è possibile
Nel corso del 2022 non sono state pochi i privati a decidere di dotarsi di un impianto fotovoltaico o anche di un sistema microeolico in previsione del caro bollette. Ora per sostenere questa scelta arriva un nuovo bonus improntato specificamente all’installazione dei sistemi di accumulo legati ai nuovi impianti.
L’Agenzia delle Entrate ha reso note da poco le regole per poter usufruire di questo aiuto, erogato come credito d’imposta. L’agevolazione per la precisione era prevista già dalla legge n. 234/2021 ma termini e modalità sono stati firmati dal direttore dell’AE, Ernesto Maria Ruffini.
Le risorse stanziate dal governo a questo scopo sono ben 3 milioni di euro per l’anno corrente. La percentuale a disposizione di ciascun soggetto dipenderà dal rapporto tra le spese agevolabili e questo fondo. Chi intende presentare l’istanza deve avere la documentazione delle spese sostenute per l’installazione delle batterie di accumulo. Questa deve necessariamente essere avvenuta tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.
La finestra temporale per fare richiesta si aprirà però fra qualche mese, per la precisione il primo di marzo per chiudersi il 30 dello stesso mese.
Come compilare la domanda
L’istanza va presentata dalla propria area riservata sul sito dell’AE, dal contribuente o anche da un intermediario se necessario. La procedura può avvenire esclusivamente online e nel giro di 5 giorni chi ha fatto domanda ottiene una ricevuta con la presa in carico o la motivazione di un eventuale scarto. Sia il richiedente diretto che l’eventuale rappresentante intermediario del devono firmare e indicare la data di presentazione della domanda.
In caso di debbano effettuare correzioni in ogni caso è possibile presentare una nuova istanza senza sforare i termini temporali indicati. Allo stesso modo si può rinunciare al credito compilando il modulo apposito, per qualsiasi ragione lo si ritenga necessario.
Il bonus se la domanda va a buon fine si potrà sfruttare nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in corso. La somma residue non utilizzata resterà però a disposizione per gli anni successivi.
🔴 FONTI: www.agenziaentrate.gov.it