Niente più password per accedere ad Android e Chrome, troppo facili da scoprire o rubare. Adesso è ora di limitarsi al riconoscimento facciale e alle impronte digitali. Google come Apple e Microsoft ha finalmente introdotto il supporto alle passkey.
Lo standard messo a punto a marzo di quest’anno dalla FIDO Alliance diventa realtà anche per Google, che ha introdotto il 12 ottobre il nuovo sistema di accesso tramite passkey. Si tratta di chiavi di accesso alternative alle classiche password, che ormai come sappiamo non sono più del tutto sicure nonostante le varie strategie suggerite e messe a punto.
Per accedere ai propri account dunque non servirà più una sequenza di numeri, lettere e simboli. Le passkey sono le impronte digitali e il riconoscimento facciale, o meglio Face ID. Dato che, come dire, le abbiamo sempre dietro, non è possibile che vengano perse o rubate attraverso attacchi phishing. Per questo sono l’ideale per accedere sia ai vari portali web che alle applicazioni.
Come Google anche Apple e Microsoft hanno optato per adattarsi a questo standard e garantire così una maggiore sicurezza agli utenti. Su iOS 16 è già possibile utilizzare sia il Face ID che il Touch ID, ossia l’impronta digitale.
Se si ha un dispositivo Android creare una passkey per un sito web richiede pochissimo tempo. Per prima cosa occorre selezionare l’opzione “Crea una passkey” dopo aver confermato il proprio account. A questo punto sullo schermo comparirà la richiesta di utilizzare la chiave di accesso, solitamente l’impronta. Una volta usato il dito la passkey sarà pronta per essere utilizzata.
Se la chiave di accesso risulta salvata sul proprio dispositivo mobile si può sfruttare il cross-platform per estenderne l’utilizzo dal proprio PC. Per farlo è sufficiente inquadrare con lo smartphone il QR Code che compare sopra la dicitura “Usa passkey da un altro dispositivo”. Naturalmente c’è la necessità di avere a portata di mano il cellulare per poter procedere.
Questo sistema cross-platform è utilizzabile su tutti i servizi compatibili, Windows e anche Safari visto che Apple ha aderito allo standard “passwordless”.
In caso si dovesse cambiare lo smartphone o questo andasse perso le chiavi di accesso rimangono in backup sul cloud. In questo modo possono essere sincronizzate su un nuovo dispositivo.
🔴 FONTI: news.yahoo.com
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