Computer quantistico ci 6. Sei, il numero dei siti selezionati per ospitare i primi computer quantistici l’European High Performance Computing Joint Undertaking, o più semplicemente EuroHPC JU, in una mossa prevista per rispondere alla crescente domanda da parte del mondo accademico.
L’impresa comune europea di calcolo ad alte prestazioni, un gruppo di 17 paesi dell’UE che collaborano per rendere il blocco un leader mondiale nel super calcolo, ha rivelato lo scorso 4 ottobre che i computer sarebbero stati installati in Repubblica Ceca, Francia, Germania, Polonia, Spagna. Ma soprattutto Italia.
I ricercatori accademici e industriali di tutta Europa potranno accedere ai computer, che dovrebbero diventare disponibili entro la seconda metà del 2023, almeno stando alle parole ufficiali della Commissione Europea.
I nuovi computer quantistici saranno integrati in loco nei super computer esistenti, con un investimento totale previsto di oltre 100 milioni di euro, metà dei quali proverrà dall’Unione Europea e l’altra metà dai diciassette paesi partecipanti.
“Questo è un passaggio essenziale della nostra visione”. Così parlò Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea: “Vogliamo implementare in Europa un’infrastruttura di super calcolo e calcolo quantistico di livello mondiale, accessibile in tutta l’Unione Europea“.
La Commissione ha affermato che i nuovi computer risponderanno alla crescente domanda di informatica quantistica. Secondo le prime indiscrezioni, i nuovi computer quantistici che ha in mente di istallare l’Unione Europea sarebbero in grado di risolvere in poche ore problemi complessi, che altrimenti richiederebbero mesi o anni di informatica convenzionale.
L’Italia chiaramente dovrebbe puntare sul tecnopolo del CINECA, a Bologna, dove in pratica verrà affiancato il super computer Leonardo. “Questi nuovi sistemi – sottolinea l’EuroHPC JU – saranno disponibili principalmente per scopi di ricerca e sviluppo a una grande varietà di utenti europei, indipendentemente da dove si trovino in Europa, alle comunità scientifiche, così come ai settori dell’industria e pubblico”.
Questi nuovi sistemi saranno disponibili principalmente per scopi di ricerca e sviluppo per un’ampia gamma di utenti europei, indipendentemente da dove si trovino nel Vecchio Continente, per le comunità scientifiche, nonché per l’industria e il settore pubblico.
Le proposte selezionate garantiranno una diversità nelle tecnologie e architetture quantistiche per offrire agli utenti europei l’accesso a molte diverse tecnologie quantistiche. I computer quantistici saranno integrati in super computer già esistenti e le entità ospitanti selezionate gestiranno i sistemi per conto dell’EuroHPC JU.
Le modalità di finanziamento esatte per ciascun sistema si rifletteranno negli accordi di accoglienza che saranno firmati a breve. Da capire anche i tempi tecnici di quel 2023.
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