Oltre al Mavic 3 classico adesso il gioco si fa duro con la serie Enterprise. Questi modelli che rendono tributo a Star Trek sono quelli che potranno tornare utili anche ai servizi di pubblica sicurezza come i Vigili del Fuoco o l’Arma dei Carabinieri.
Droni per il salvataggio
Quando si tratta dei droni Mavic ci si può aspettare di tutto e la nuova serie in arrivo è studiata per avere le migliori performance di tutti i modelli precedenti. Grazie ai droni Mavic 3 Enterprise l’utilizzo di questi dispositivi si può allargare anche ai servizi legati alla sicurezza pubblica.
Sappiamo già che gli aeromobili più sofisticati sono usati con scopi militari, ma adesso è tempo di implementarli nell’ambito civile. Soprattutto si punta a usare i modelli DJI Mavic 3E e DJI Mavic 3T per essere di aiuto durante le operazioni più difficili che devono svolgere i Vigili del Fuoco. Tra queste la ricerca dei dispersi o le missioni notturne, dove orientarsi in aree vaste e all’aperto può diventare difficile.
L’autonomia di volo di entrambi questi droni della serie Mavic 3 è di 45 minuti, adatta ad uscite prolungate. La distanza a cui si possono controllare i dispositivi invece si spinge fino a un raggio di ben 15 km.
Caratteristiche dei modelli
Il modello Mavic 3T è dotato di una termocamera, perfetta per individuare punti o aree in cui la temperatura cresce rapidamente. Questi dati possono aiutare i Vigili del Fuoco ad agire rapidamente in situazioni pericolose e difficili da gestire. Il tempismo è tutto durante gli interventi.
Mavic 3E invece è perfetto per operazioni di mappatura e ed è dotato di una fotocamera con uno zoom ibrido che arriva a ingrandimenti 56x. La sua modalità di scatto rapido riesce ad acquisire fotogrammi ogni 0,7 secondi e ottiene immagini di qualità anche in condizioni di scarsa luminosità. Usati insieme i due droni possono aiutare ad evitare lunghe uscite per sorvolare delle aree riducendo i consumi conseguenti all’uso dei veicoli.
Per rendere più sicure le perlustrazioni di questi dispositivi entrambi possiedono il sistema APAS 5.0 per il rilevamento di eventuali ostacoli durante il volo. Questo è formato da più sensori omnidirezionali posti su tutta la struttura del drone.
Ai due modelli può essere all’occorrenza collegato un altoparlante in modo da poter trasmettere dei messaggi vocali.
🔴 FONTI: www.fotografidigitali.it