Spesso la medicina incontra degli ostacoli così oggettivi da non poter essere sormontati. Questi ostacoli sono costituiti dalle dimensioni di alcune aree del nostro corpo che sono così piccole da rendere difficile l’essere raggiunte dalle moderne strumentazioni mediche.
Recentemente è stato scoperto, o per meglio dire inventato, un robot che si fa letteralmente a pezzi per entrare nel corpo umano, attraversarne i pertugi più piccoli e ricomporsi poi nell’area da riparare dove andrà a fare il suo lavoro.
Una scoperta a dir poco rivoluzionaria che, se troverà riscontro nella pratica quotidiana della medicina e della chirurgia, potrà costituire una vera svolta. Ecco di che si tratta.
Il robot che si scompone e si ricompone dentro il corpo umano è una scoperta a dir poco rivoluzionaria.
Questo microscopico robot soffice si scompone in più pezzi e si ricompone per poter attraversare agevolmente anche i passaggi più stretti e tortuosi: in futuro questa invenzione potrebbe essere usata ad esempio per veicolare farmaci nel corpo umano, per essere messo in condizioni di attraversare i vasi sanguigni più piccoli e raggiungere anche le parti più inaccessibili come il cervello.
Si tratta di un robot ferrofluidico in miniatura che si divide in minuscole versioni di se stesso. Questo macchinario è stato realizzato usando nanoparticelle magnetiche sferiche di ossido di ferro, sospese in un olio trasparente e controllate grazie a dei magneti esterni.
Il risultato di questa rivoluzionaria invenzione è stato pubblicato sulla rivista Science Advances dai ricercatori della Soochow University in Cina, che hanno sviluppato il progetto di questo androide salvavita. Il tutto, in collaborazione il Max Planck Institute for Intelligent Systems e l’Harbin Institute of Technology.
Come si può vedere dal video pubblicato poco più sopra, per dimostrare la capacità di questo robot di attraversare arterie e capillari del corpo umano, i ricercatori lo hanno fatto muovere e camminare lungo i corridoi di un piccolo labirinto.
Scomponendo il robot in più parti i ricercatori cinesi hanno ottenuto un vero e proprio sciame: questo sciame di particelle è riuscito a superare i passaggi più stretti per poi ricomporsi e raggiungere l’uscita del labirinto.
Ovviamente questo robot potrà essere realizzato in diverse dimensioni. Per poterlo utilizzare sul serio nel corpo umano bisognerà sviluppare un sistema di controllo magnetico abbastanza forte da agire attraverso i tessuti umani e le ossa del cranio.
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