Durante il James Dyson Award, sono stati scelti i progetti vincitori che sono riusciti a conquistare a pieni voti la giuria. Chi ha vinto il concorso, e che cosa ha proposto per riuscirci?
La giuria del concorso italiano del James Dyson Award ha selezionato i tre progetti vincitori dell’edizione nostrana che premia le idee innovative e gli inventori che vogliono rivoluzionare il mondo. Al terzo posto si è piazzato FIIL, un deambulatore per anziani ad uso domestico che facilità i movimenti ma può essere usato anche per sedersi e trasportare oggetti con maggiore facilità.
Sul secondo gradino del podio è andato il progetto L.B. Drone, un drone salvagente che si può pilotare da remoto ed è pensato per coadiuvare le operazioni di soccorso in mare aperto. Ma il primo premio italiano per la migliore invenzione è stato assegnato invece ad Argo, un dispositivo indossabile per nuotatrici e nuotatori ipovedenti che ne incrementa l’autonomia segnalando la virata e l’orientamento in vasca con un sistema di vibrazioni.
Le dichiarazioni rilasciate sui dispositivi vincitori
La giuria italiana era rimasta impressionata dalla sua scelta, tant’è che aveva motivato in questo modo la sua decisione: “Argo conta su una fase di sviluppo già avanzata. Un’idea semplice e di facile realizzazione per eliminare gli ostacoli che un nuotatore non vedente può incontrare immergendosi in piscina. Un elemento potenzialmente ostile come l’acqua disinnescato da un oggetto che vede, avverte, protegge”.
I progettisti di Argo sono Sara Labidi, Giuseppe Campanale e Daniela Bigon. A loro, ora, spettarà un premio in denaro pari a 5.900 euro, oltre ovviamente alla possibilità di accedere alle fase finale del concorso internazionale, il cui vincitore sarà scelto da Sir James Dyson in persona. Il programma vincitore verrà annunciato il 16 novembre e sarà premiato con un riconoscimento finale di 35.700 euro.
In seguito vediamo pure L.B. Drone, ideato principalmente da Edoardo Sernicola. Questo dispositivo può essere pilotato da remoto per facilitare le operazioni di soccorso in mare, però è dotato anche di una modalità autonoma per le situazioni in cui mancasse il segnale. La particolarità è la presenza di un telaio estendibile che può adattarsi per soccorrere fino a due persone in contemporanea.
Finiamo con FIIL, un deambulatore per anziani di nuova concezione, ideato da Martina Arleo, una Product Designer romana. È stato definito così: “Una grande ma semplice idea. La rivisitazione di un prodotto comune che invece di essere realizzato in tubi di alluminio a vista, si adatta in maniera più integrata agli ambienti domestici delle nostre case. Un design che non sacrifica l’ergonomia e la praticità ma, anzi, aggiunge funzionalità al prodotto“.
🔴 Fonte: www.repubblica.it