Prima o poi sarebbe dovuto succedere: la supremazia di Facebook, Instagram e WhatsApp sta avendo qualche problemino, tanto per usare un eufemismo.
Del resto se è vero che l’insuccesso non è fatale, d’altro canto nemmeno il successo è definitivo. E se c’è stato un climax nella popolarità di questi social network, è normale che ci sia anche una fase discendente.
Non tanto per delle effettive falle nel sistema di comunicazione di tali piattaforme e servizi, quanto per l’avvento di nuovi social come TikTok che, per una freschezza quasi fisiologica, hanno una maggiore popolarità scalfendo quella dei social di Meta.
Anche se ancora non ci sono conferme ufficiali, per risollevare le sorti dei conti di Facebook, Instagram e WhatsApp, pare che Mark Zuckerberg abbia pensato a incrementare il numero di servizi a pagamento delle varie piattaforme.
Ci sono già a dire il vero servizi a pagamento in tutte e tre le piattaforme possedute da Meta, ma si parla di un incremento dei servizi paywall che sarebbero necessari a sollevare gli utili.
La crescita fin troppo lenta di Facebook infatti ha portato a un calo nei ricavi che sono scesi a 28,8 miliardi di dollari, gli utili sono scesi a 6,7 miliardi nonostante una media di utenti quotidiani attivi a 1,97 miliardi.
Solitamente, Facebook non fa pagare per i suoi servizi, non tutti almeno ma vista la situazione fin troppo disastrosa ed anche a causa della concorrenza di TikTok, questi servizi a pagamento sono destinati ad aumentare.
Dunque sia per Facebook che per Instagram e Whatsapp i servizi a pagamento sarebbero destinati ad aumentare nel prossimo futuro, come ad esempio i servizi offerti da Whatsapp per i suoi utenti business o i contenuti per abbonati offerti da Instagram.
Per adesso tuttavia i vertici di Facebook e degli altri social media del gruppo Meta hanno affermato di non avere intenzione, almeno nell’immediato futuro, di istituire dei servizi a pagamento, ma di essere impegnati nella crescita pubblicitaria proprio per evitare di dover chiedere soldi agli abbonati ai servizi.
E soprattutto hanno affermato di non avere intenzione di chiedere soldi agli utenti per non vedere annunci pubblicitari sulle loro bacheche. «Penso che vediamo opportunità per creare nuovi tipi di prodotti, funzionalità ed esperienze per cui le persone sarebbero disposte a pagare e per cui sarebbero entusiaste di pagare», ha sostenuto affermato John Hegeman, VP alla monetizzazione di Facebook, nel corso di un’intervista a The Verge.
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