Ieri sarebbe dovuta iniziare la missione Artemis, per l’esattezza il primo step. Purtroppo, non tutto è andato come previsto e, per un problema abbastanza grave, la NASA ha dovuto rinviare il lancio a una nuova data.
Il programma NASA, che punta al ritorno dell’uomo sulla Luna, ha subìto un rinvio. Il lancio del razzo Orion, per dare il via alla missione Artemis, sarebbe dovuto avvenire ieri, 29 Agosto 2022. Purtroppo, ci sono stati dei problemi, relativi ai motori, che hanno costretto i tecnici addetti al lancio a sospendere la procedura.
Questa, comunque, era un’eventualità già presa in considerazione. In effetti, erano già state programmate altre due date, inizialmente, se nella prima giornata si fossero verificati degli intoppi. La NASA aveva già dichiarato altre due date disponibili, quando sono stati rivelati i dettagli della missione Artemis I.
Attualmente, dunque, il prossimo tentativo previsto è stato pianificato per il 2 Settembre 2022, ovvero fra tre giorni. I tecnici faranno in tempo a sistemare le problematiche verificatesi per allora? E cosa è successo esattamente?
Nelle prime ore di lunedì, il giorno previsto del lancio, i tecnici stavano preparano il sistema SLS (Space Launch System) con il propellente necessario. È stata, però, rilevata un’anomalia, durante la fase della procedura che interessava i motori dello Stage Core, il primo stadio.
Per questo, il conto alla rovescia del lancio è stato interrotto, e non è stato possibile attuare una rapida soluzione per riprendere il processo. Dunque, la NASA ha riprogrammato il lancio nella successiva data disponibile.
Questo lancio è cruciale, in quanto darebbe il via ad una nuova pagina nella storia dei viaggi spaziali. Sono infatti passati 53 anni (e un mese e dieci giorni, per l’esattezza) dal primo allunaggio, e da allora l’uomo non ha mai più messo piede sulla Luna. Nonostante, dunque, questa volta non ci fosse un vero e proprio equipaggio a bordo dell’Orion, la riuscita della prima fase della missione Artemis è particolarmente importante.
Infatti, se la missione Artemis I dovesse avere successo, lo stesso procedimento verrebbe applicato nella fase successiva, la Artemis II, che vedrà a bordo un vero e proprio equipaggio. Per questo, la riuscita del primo step è fondamentale, altrimenti si rischierebbe di mettere in pericolo gli astronauti che partecipano alla missione, il cui fine potrebbe addirittura essere quello di raggiungere Marte.
Se tutto andrà bene, il nuovo allunaggio è previsto per il 2025 e vedrà un equipaggio misto. Tra i presenti, infatti, ci sarà anche una donna, che sarebbe la prima, del genere femminile, a mettere piede sul suolo lunare, assieme ad un astronauta di colore. Coloro che hanno già messo piede sulla Luna, fino ad ora, erano solo maschi bianchi caucasici.
Infine, la navicella Orion non sarà dotata della strumentazione necessaria per effettuare l’allunaggio. Dunque, la NASA si è rivolta a SpaceX, di Elon Musk, per poter aiutare in questa fase, stringendo un contratto da circa 3 miliardi di dollari, al fine di rendere compatibile la Starship con le attività lunari in programma.
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