Il Giappone si avvale di una scoperta sensazionale. Gli scienziati del Sol Levante, infatti, hanno scoperto una massa di Materia Oscura che potrebbe svelare, finalmente, le origini dell’Universo.
Teorie da riformulare
La Materia Oscura, individuata dai ricercatori giapponesi, è infatti mappata nella posizione in cui era eoni fa, dopo il Big Bang. Questo, assieme alla sua scoperta, è stato reso possibile anche grazie all’Agenzia Spaziale Europea, che ha messo a disposizione il telescopio spaziale Planck.
Grazie alla collaborazione con la tecnologia giapponese, che ha reso possibile la mappatura effettuate dal Subaru Hyper Supreme-Cam Survey, si ha dunque una scoperta a dir poco sensazionale.
Gli scienziati, infatti, dovranno rivedere la teoria, fino ad ora conosciuta, secondo cui più Materia Oscura è presente in una galassia, maggiore è la sua distorsione. Con la recente scoperta, invece, questa teoria viene messa in discussione, ipotizzando che, invece, la quantità sarebbe inferiore.
Un cammino a ritroso
È stato stimato che questa massa di Materia Oscura abbia circa 12 miliardi di anni. La sua età, dunque, può far ipotizzare molto sulle origini dell’Universo, in quanto la sua disposizione potrebbe dare grandi suggerimenti su come tutto si sia creato.
Attualmente, è tutto ancora sotto osservazione, e gli studi continueranno per diverso tempo. Questa gargantuesca area circonderebbe un milione e mezzo di galassie, uno spazio inimmaginabile, per la concezione di grandezza che ha l’essere umano.
Attraverso lo studio di quest’area, quindi, gli scienziati potrebbero avere dei riscontri che rivoluzionerebbero la storia dell’Universo. Tramite le tecnologie a disposizione nei giorni attuali, potrebbe essere possibile, infatti, ricostruire l’evoluzione degli eventi a ritroso, fino ad arrivare alla creazione dell’Universo e, quindi, al Big Bang.
I commenti dei ricercatori
Masami Ouki, il co-autore dello studio riguardante la Materia Oscura, attualmente cosmologo all’Università di Tokyo, sembra essere particolarmente entusiasta. Per lo scienziato, approfondire la visione della Materia Oscura stanziata attorno a galassie lontanissime sembra un’idea pazzesca ma, attualmente, fattibile.
A lui, si aggiunge Hiranao Mitatake, che dirige lo studio, ben conscio che la loro scoperta ha molte falle, attualmente, ed è piena di incertezze. Proprio per questo, gli scienziati giapponesi vogliono progredire con la loro ricerca, al fine di capire, andando indietro nel tempo, quali risultati si potrebbero ottenere. E le aspettative sono molto alte.
È innegabile che la scienza e la ricerca stiano facendo passi da gigante, soprattutto nella ricostruzione di come tutto si sia creato. Questa, dopotutto, è una delle domande fondamentali che l’uomo si pone da tutta la sua esistenza e, forse, si potrà avere presto una risposta.
Fonte: Corrierenazionale