Se gli utenti hanno temuto che l’improvviso Spam su Facebook fosse dovuto a un attacco hacker è ora di rassicurarsi. Le bacheche sono state travolte da post datati o molto strani, ma la colpa a quanto pare è tutta di Meta.
Il feed di Facebook sembrava impazzito la mattina del 24 agosto, con le bacheche degli utenti invase da contenuti spam a partire dalle 8.30. Tra questi valanghe di contenuti ripetuti o addirittura post di pagine a cui l’utente non si era nemmeno mai iscritto. In molti casi qualcuno ha segnalato di vedere stati di persone che neppure conosceva.
Insomma, un caos totale che ha fatto temere il peggio a molti, che già temevano un attacco hacker al social e in particolare un possibile furto di dati al proprio account.
In realtà quanto è emerso dai controlli è che non ci sia stato alcun intervento esterno ma che il problema sia legato a un bug di sistema. Mentre arrivavano migliaia di segnalazioni al sito Downdetector.com infatti Meta si è fatta avanti ammettendo la propria responsabilità.
Un tweet pubblicato da uno dei rappresentanti della società parlava di un glitch legato a un cambio di configurazione ma senza fornire ulteriori dettagli a riguardo. Per qualche ora la situazione è persistita, anche se con meno agitazione da parte degli utenti.
Tentativi di modifica dell’algoritmo del feed?
Il problema al feed ha riguardato migliaia di utenti in maniera generalizzata e nonostante non si sia trattato di alcun attacco di phishing gli utenti non l’hanno presa così bene. Come già avvenuto in passato per i down di Meta il popolo dei social si è rifugiato su Twitter per riversare una pioggia di critiche. La piattaforma dell’uccellino offre sempre riparo quando Facebook o Instagram rilevano dei problemi, e ultimamente non si è trattao di casi rari.
Di recente è emerso anche che TikTok e Youtube stanno risalendo la classifica dei social facendo sprofondare Facebook, ormai visto come il social dei “vecchi”. Un fenomeno a cui Meta sta cercando di rimediare apportando delle modifiche, alcune delle quali dovrebbero proprio riguardare la sezione feed.
Per questo motivo c’è chi specula che il problema sia emerso durante una sperimentazione per creare una sorta di “discovery engine”. Meta non ha confermato nulla del genere tuttavia.
🔴 FONTI: choice.npr.org