Dopo 53 anni dal primo allunaggio, lo spazio è tutt’ora un mistero per gli esseri umani. Però, con il passare del tempo, le scoperte su quello che c’è oltre il nostro pianeta sono state sempre più sensazionali, ma sono solo un granello di sabbia nell’Universo infinito.
Di nuovo sulla Luna
Recentemente, la NASA ha annunciato che, finalmente, l’uomo tornerà a camminare sulla Luna. La nuova missione Artemis III, attualmente prevista per il 2025, non sarà, però, solo una breve passeggiata per gli astronauti.
Infatti, il progetto è decisamente più a lungo termine. La missione, dunque, comprende diverse ricerche scientifiche da attuare sul campo, che impegneranno arduamente il team di astronauti che vi parteciperà.
Per il momento, la NASA ha selezionato 13 possibili aree, che potrebbero aumentare, vicine al Polo Sud della Luna, in cui si potrebbe presumibilmente effettuare l’atterraggio, ognuna con diversi siti papabili. Queste aree sono state prese in considerazione in quanto ideali dal punto di vista geologico, per una maggior sicurezza degli astronauti in fase di allunaggio.
Un sito da scegliere
Dunque, l’Ente Nazionale per le Attività Spaziali e Aeronautiche ha annunciato quali saranno queste 13 regioni, ognuna delle quali presenta diversi siti specifici adatti all’atterraggio:
- Amundsen Rim
- Connecting Ridge
- Connecting Ridge Extension
- de Gerlache Rim 1
- de Gerlache Rim 2
- de Gerlache-Kocher Massif
- Faustini Rim A
- Haworth
- Leibnitz Beta Plateau
- Malapert Massif
- Nobile Rim 1
- Nobile Rim 2
- Peak Near Shackleton
Oltre alle caratteristiche geologiche, queste aree sono state selezionate con una precisa distanza, in modo da fornire una finestra d’arrivo sicura anche in termini temporali. Infatti, a seconda di quando effettivamente inizierà la missione, una zona potrebbe essere migliore di un’altra, a seconda dell’orario di arrivo della navicella Starship HLS di SpaceX.
Ricapitolando, le caratteristiche principali per la scelta delle aree di atterraggio, in totale sicurezza, considerate dalla NASA, sono:
- Pendenza del terreno
- Condizioni di illuminazione della superficie lunare
- Possibilità di comunicazione con la sede terrestre
La missione Artemis III
Il tutto, è stato presentato tramite un video, trasmesso su YouTube direttamente su uno dei canali ufficiali della NASA. La missione, inoltre, prevede l’esplorazione di aree sconosciute, dunque impegnerà gli astronauti per diverso tempo.
Il team, inoltre, avrà bisogno di atterrare in una zona costantemente in ombra, in modo da poter svolgere le ricerche più agevolmente. Sono previste, infatti, analisi scientifiche e raccolta di campioni, in modo da avere informazioni dettagliate anche sulla presenza di acqua sul satellite.
Qualche anno fa, infatti, questa è stata confermata proprio nell’area adiacente alla zona del Polo Sud, altro motivo per cui le regioni scelte si trovano in quella parte della Luna.
Fonte: Nasa