Potremmo dire che una ne fa e cento ne pensa. Di certo il telescopio spaziale James Webb non smette mai di fare nuove scoperte e soprattutto di andare alla ricerca di corpi celesti sempre più lontani dal nostro sistema solare.
Recentemente infatti ha fatto il doppio al “fratello” Hubble catturando una immagine di una stella molto lontana, conosciuta come Earendel, nata solo dopo 900 milioni di anni che si era verificato il Big Bang: il JSWT l’ha fotografata, ma non ha ripreso solo quella.
Il telescopio spaziale James Webb infatti ha raccolto le immagini di questa stella che è molto piccola ma che si trova lungo un arco chiamato Sunrise Arc, e tutto questo conglomerato di stelle risulta essere il più lontano dalla Terra tra quelli finora conosciuti.
È la stella più lontana che è stata scoperta finora, il che è molto emozionante solo per il suo superlativo“. Così uno dei ricercatori che hanno preso parte al Team di scoperta, Brian Welch, il quale ha poi aggiunto: “È anche entro il primo miliardo di anni dell’Universo, quindi in un momento in cui sappiamo che le galassie hanno un aspetto molto diverso e ci aspettiamo che anche le stelle lo siano altrettanto”.
Secondo le immagini che sono state scattate da James Webb e che sono state esaminate, questa stella sarebbe pesante tra 50 e 100 volte il nostro Sole, ma di sicuro le osservazioni di James Webb che saranno fatte in un secondo momento affineranno le stime relative alla stella.
Queste osservazioni fanno parte di un programma di ricerca chiamato Cosmic Spring, i cui studi si concentrano sulle galassie dell’universo primordiale che vengono ingrandite dalle lenti gravitazionali.
Il telescopio spaziale James Webb è un telescopio spaziale per l’astronomia a raggi infrarossi, lanciato il 25 dicembre 2021 dallo spazioporto di Arianespace a Kourou, nella Guiana francese, trasportato in orbita solare da un razzo Ariane 5.
Il telescopio è il frutto di una collaborazione internazionale tra l’Agenzia spaziale statunitense (NASA), l’Agenzia spaziale europea (ESA) e l’Agenzia spaziale canadese (CSA).
Le innovazioni rispetto ai precedenti telescopi spaziali sono il grande specchio primario di 6,5 metri, per studiare lunghezze d’onda nella banda infrarossa, e la presenza di un ampio scudo termico multistrato per il mantenimento di una temperatura operativa molto bassa per bloccare le interferenze da sorgenti di calore non oggetto di studio quali ad esempio il Sole, la Luna, la struttura e la strumentazione stessa del telescopio.
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