Per Samsung e iFixit è giunto il momento di dare il via al progetto “fai da te” per la riparazione degli smartphone. Negli Stati Uniti infatti ora è possibile acquistare le parti di ricambio necessarie con tanto di istruzioni per procedere in autonomia.
Dopo l’annuncio della partnership data circa quattro mesi fa, parte negli Stati Uniti l’iniziativa per la riparazione “fai da te” degli smartphone e dei tablet. Si tratta di un programma creato da Samsung e iFixit per acquistare online i pezzi per riparare il proprio telefono senza assistenza ulteriore. Insieme alle parti a casa si riceveranno anche le istruzioni.
A preoccuparsi di stendere le indicazioni sarà Samsung. I pezzi di ricambio che si possono ordinare comprendono cover, batterie di ricambio e naturalmente gli schermi, la parte dei dispositivi che si danneggia più facilmente. Inoltre per agevolare chi non avesse gli attrezzi l’azienda intende allegare a parti e istruzioni anche un kit di riparazione.
Persino le buste comprese nella confezione non sono frutto di una scelta casuale. Come precisa iFixit l’iniziativa è nata per promuovere l’economia circolare e il riciclaggio. Non deve dunque stupire che il loro scopo sia venire usate per impacchettare le parti danneggiate e rispedirle all’azienda. Un modo efficace per ridurre al minimo i rifiuti elettronici.
Per quali modelli è disponibile il “fai da te”?
Per poter sfruttare questo programma di riutilizzo e riciclo purtroppo serve necessariamente un modello di fascia alta. In sintesi, un Samsung Galaxy S21 oppure S20 per la categoria dei cellulari, escludendo del tutto gli smartphone di fascia media e bassa. Nel caso dei tablet c’è un solo modello disponibile per il servizio “fai da te”, vale a dire il Galaxy Tab S7+.
I prezzi naturalmente possono variare a seconda del pezzo di ricambio necessario e non sono troppo diversi da quelli che si trovano all’interno dei centri di assistenza. Un nuovo display per il Galaxy S21 viene 239,99 dollari, anche se va considerato che il prezzo comprende istruzioni, kit e busta. In più rivolgersi a un centro comporta tempi di attesa più lunghi per ordinare i pezzi.
In un futuro prossimo se non altro Samsung e iFixit intendono allargare il progetto ad altri modelli e a comprendere più soluzioni per la riparazione autonoma. E forse anche ad estendere il tutto oltreoceano.
🔴 FONTI: www.ansa.it