La notte di San Lorenzo è la ricorrenza estiva attesa da tutti, giovani e meno giovani, perché rappresenta un’occasione per guardare il cielo attendendo le stelle cadenti e, soprattutto, esprimere desideri sopiti che non possiamo raccontare a nessuno.
E c’è anche chi le stelle cadenti, potendo, le fotografa anche. Possibilmente, con uno smartphone. Una pratica che recentemente è diventata più fattibile, grazie alla qualità sempre crescente delle fotocamere dei cellulari, che vantano lenti professionali, tanti mega pixel di risoluzione e zoom potentissimi.
E ci sono effettivamente telefoni che ad oggi hanno queste caratteristiche, come i Google Pixel ed anche, a sorpresa, i telefoni della Vivo, perlomeno le referenze più recenti, che danno la possibilità di “rubare degli scatti” apprezzabili anche alle lontane stelle cadenti.
Una delle prime cose di cui tenere conto quando si decide di scattare una foto così particolare è la qualità del vetro usato per realizzare le lenti dello smartphone. Si tratta di un vetro ad alta trasmittanza che garantisce una altissima nitidezza delle immagini.
Se poi queste lenti vengono trattate con il trattamento Zeiss T Coating allora si ha come risultato di ridurre al massimo lo sgradevole effetto flare che solitamente si ottiene sulle foto quando ci sono fonti di luce diretta nelle foto notturne.
Questo tipo di caratteristiche, nello specifico, sono proprie delle fotocamere dei telefoni VIVO top di gamma, ma possono andare bene anche smartphone diversi purché siano di un certo livello e abbiano ovviamente delle fotocamere molto buone.
Inoltre, fotocamera a parte, per poter fotografare oggetti in movimento come le stelle cadenti, è necessario tenere il telefonino ben fermo. E per poter fare questo, è necessario montare un treppiede, possibilmente con testa fotografica, così da consentire la velocità di scatto molto alta e una fermezza che la mano non potrebbe conferire.
Solitamente i treppiede sono concepiti per le foto scattate con la fotocamera, ma ovviamente alcuni modelli possono essere adattati anche al cellulare e quindi con poca spesa se ne può comprare uno buono. In alternativa si può acquistare un supporto specifico per smartphone con un attacco a vite da 1/4″che andrà posizionato sulla piastra agganciata alla testa del treppiede.
Esiste poi una applicazione che si chiama Light Pollution Map che aiuta a capire quale sia il migliore spot dove posizionarsi per scattare le fotografie al cielo e alle stelle e permette di visualizzare una mappa colorata con diverse tonalità a seconda della quantità di luce presente in una determinata zona.
E infine ovviamente bisogna tenere conto delle previsioni meteo, perché attrezzarsi per andare a fare foto al cielo e poi trovarsi con un acquazzone non è decisamente il top!
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