Google si è occupata di rendere ufficiale un nuovo tipo di intelligenza artificiale che molti speravano di vedere, ma che ancora nessuno aveva opportunità di provare visto e considerato che le idee non possano essere progettate in pochi minuti. Come per qualunque altro compito è necessario sia l’impegno che la dedizione, tuttavia in questo caso crediamo che si siano superati per davvero. Che cosa hanno fatto di speciale?
Parliamo del contesto iniziale del tema: circa due anni fa, Alphaford è riuscita a creare un database da 200 milioni di strutture proteiche tridimensionali con uno scopo ben preciso; permettere agli studiosi possono utilizzare per le loro ricerche sul funzionamento e l’interazione delle catene di aminoacidi. L’intelligenza artificiale creata da DeepMind, società appartenente ad Alphabet e a Google, consente di ricostruire molto rapidamente rapidamente la struttura delle proteine come anche di offrire un contributo fondamentale al mondo della biologia.
Il database di AlphaFold è stato migliorato ulteriormente con ben 200 milioni di strutture proteiche che di fatto coprono l’intera varietà esistente al mondo, comprendendo quelle animali, vegetali, i batteri e i funghi. Allo stato attuale gli esperti di tutto il pianeta potranno usufruire di questa immensa quantità di informazioni per studiare il funzionamento delle proteine e le loro interazioni in tutti i processi biologici in cui sono coinvolti. Il bello è che potranno fare a meno di ricostruire le configurazioni tridimensionali in cui queste catene di aminoacidi sono omologate.
L’anno scorso, per chi si ricorda, DeepMind aveva annunciato di aver mappato tutte le 20.000 mila proteine codificate dal DNA umano, pubblicando i dati anche di altre 20 specie. Però, per comprendere al meglio la velocità di avanzamento nella modellizzazione 3D delle strutture proteiche, basti pensare che un anno fa nel database erano presenti circa un milione di proteine, diventate ben 200 milioni.
E soltanto nel 2022 ben 500.000 mila ricercatori hanno fatto accesso al database di AlphaFold, ma questo riteniamo che sia soltanto un numero destinato a crescere notevolmente nel corso dei prossimi anni. Ora come ora
l’IA si è già dimostrata essere un alleato fondamentale per un’enorme varietà di ricerche scientifiche riguardante la cura di malattie, lo studio della resistenza agli antibiotici da parte dei batteri o la ricerca di soluzioni per la degradazione di alcuni rifiuti.
🔴 Fonte: www.corriere.it
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