Twitter uno, Elon Musk zero. Il primo punto della partita legale fra il sociale e microblogging di San Francisco e il super imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese, naturalizzato statunitense, se lo aggiudica l’Uccellino Bianco.
La Corte della Cancelleria dello stato del Delaware ha detto sì al processo rapido che Twitter auspicava nella querelle che ha portato Elon Musk prima a voler comprare il noto social di San Francisco, prima di un dietrofront che vale una battaglia legale.
Ciò non vuol dire affatto che Elon Musk abbia perso, intendiamoci, ma il numero uno al mondo, ma il CEO di Tesla, andrà in giudizio a partire dal 17 ottobre nel Delaware, con il chiaro intento di annullare l’acquisizione di Twitter, a meno che non raggiungano prima un accordo.
Il botta e risposta fra Elon Musk e Twitter
La società di social networking ha citato in giudizio Musk, che è anche CEO di SpaceX, per aver ritirato un accordo che aveva proposto per la prima volta ad aprile di acquistare Twitter per circa 44 miliardi, a 54,20 dollari per azione.
Il giudice del Delaware che sta decidendo il caso, il cancelliere Kathaleen St. J. McCormick, ha informato gli avvocati di Twitter e Musk di una serie di scadenze veloci per prepararsi a un possibile processo. Ad esempio, Twitter e Musk devono inviare le richieste di scoperta iniziale a terzi entro gli inizi di agosto e completare le rispettive deposizioni entro il 29 settembre.
Kathaleen St. J. McCormick ha anche sottolineato che “la scoperta non dovrebbe essere richiesta o trattenuta nel tentativo di infliggere richieste irragionevoli o estrarre vantaggi irragionevoli dalla controparte”.
Gli avvocati di Twitter avevano precedentemente espresso preoccupazione per le voluminose richieste di informazioni di Musk nei documenti depositati in tribunale. A marzo, Musk ha creato post, naturalmente virali, su questo argomento: “Dato che Twitter funge de facto da piazza pubblica, il mancato rispetto dei principi della libertà di parola mina fondamentalmente la democrazia. Cosa dovrebbe essere fatto? Serve una nuova piattaforma?“.
Musk, tramite i suoi avvocati, ha ripetutamente accusato Twitter di “resistere e ostacolare” il suo diritto all’informazione sul numero di account bot e spam sulla piattaforma. Twitter, dal canto suo, prevede di indire un’assemblea degli azionisti per votare sull’acquisizione il 13 settembre.
Una questione spinosa, dunque, a carattere globale, basta googlare o farsi un giro su tutti i principali quotidiano online mondiali per capire l’entità della questione e una partita da miliardi di spettatori. Come finirà? Per il momento è 1-0 Twitter, ma manca tanto al termine di una partitona tutta da seguire.
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