La NASA ha reso pubblico un video dove mostra i cambiamenti climatici per il COP26 di Glasgow alla fine del 2021. Viene fatto vedere anche graficamente la concentrazione di CO2 in parti per milione (ppm) su tutto il mondo, ed è visibile chiaramente la ripresa nelle emissioni di anidride carbonica nel 2021 rispetto all’estate del 2020, anno in cui le emissioni diminuirono a causa dei lockdown per la pandemia. E ora, invece, com’è la situazione attuale? Possiamo capirlo in pochi secondi analizzando i dati a nostra disposizione: andiamo!
Le informazioni arrivano direttamente dal satellite Orbiting Carbon Observatory-2 (OCO-2) in orbita dal 2014 che, analizzando la colonna d’aria sotto di esso, può desumere i cicli stagionali della CO2 su quasi tutto il pianeta. I dati raccolti dal satellite, inoltre, sono stati combinati con il modello Goddard Earth Observing System (GEOS) della NASA, nonché un complesso sistema di modellazione e assimilazione degli aggiornamenti utilizzato per studiare il meteo e il clima del nostro pianeta.
Tuttavia a noi interessa il periodo che va da giugno 2020 alla fine di luglio 2021. Se si guardano i periodi sovrapponibili della seconda metà di luglio dei due anni, dal 15 al 31 del mese in particolar modo, si può notare che nel 2020 la concentrazione di CO2 è minore nel valore di parti per milione e anche visivamente rispetto alla nuvola di CO2 che grava sulla Terra. La ragione è connessa ai lockdown scaturiti dalla pandemia, i quali hanno frenato i processi produttivi sul pianeta per un po’ di tempo.
I nuovi dati riportati sull’anidride carbonica e gli spaventosi esiti degli esami ottenuti
Ma la situazione cambia rapidamente ad aprile 2021, anno in cui il pianeta è interamente avvolto da una densa coltre di CO2, con una progressione inesorabile delle concentrazioni di anidride carbonica che rendono inquietante il video, a mano a mano che la nube si diffonde fino a riempire quasi tutto il quadro. Nel filmato si vede pure che all’inizio di giugno 2020 la mappa della Terra è opaca rispetto alla CO2.
Questa scelta di colori è voluta di proposito per un semplice motivo: vogliono rendere di quella tonalità la concentrazione di anidride carbonica compresa tra 385 ppm e 405 ppm e presente nei livelli più alti dell’atmosfera. Dobbiamo sperare che in futuro la situazione possa cambiare, altrimenti andrà sempre peggio in sostanza.
🔴 Fonte: www.dday.it