In Israele è stata messa a punto una nuova tecnologia che non si vede spesso. Il suo utilizzo potrebbe rivoluzionare il settore militare, ma in che modo dovrebbe farlo?
Si chiama Xaver 1000, ed è l’attuale nome del nuovo sistema basato sull’intelligenza artificiale, cioè uno strumento in grado di vedere attraverso i muri, come quelli in cemento armato con componenti metalliche, allo scopo di identificare oggetti e persone che si trovano oltre la parete. A seguito di un lungo periodo di sperimentazioni, ora, la compagnia che ha creato la telecamera pensa che possa essere una vera e propria rivoluzione.
E nonostante il funzionamento non sia stato svelato a fondo, la società ha spiegato che solamente un complesso processo che combina tracking e algoritmi consente di vedere attraverso i muri, fornendo informazioni in tempo reale circa gli oggetti, le persone e qualsiasi altra cosa si trovi oltre la parte verso il quale è orientato. Il suo utilizzo, quindi, ci darà l’occasione di eseguire un vasto numero di missioni differenti, di carattere militare e difensive, oppure di pronto soccorso.
Le origini di Xaver 1000
A parte questo, il dispositivo potrebbe essere un ottimo modo per venire a conoscenza della presenza di oggetti, individuandoli in seguito grazie all’alta risoluzione delle immagini fornite da Xaver 1000. Per usarlo basta un singolo operatore, anche se gli sarà richiesto un corso di addestramento per poter imparare a usare il display touchscreen e l’interfaccia specifica.
Ma attenzione: già in passato avevamo avuto modo di assistere a dei progressi ambiziosi in questo settore, i quali non coinvolgono solo gli stratificati dipartimenti militari dato che diverse società nel corso del tempo, avevano iniziato a sviluppare una tecnologia in grado di vedere attraverso i muri alla quale fosse sufficiente il supporto di uno strumento simile a uno smartphone.
Ma soltanto successivamente cominciarono a mettere a punto uno scanner per identificare oggetti e persone attraverso un muro facendolo con il supporto di Walabot, cioè un piccolo tablet in grado di tracciare posizioni e segni di vita all’interno degli edifici. Un’innovazione che renderebbe l’operazione facilmente eseguibile, oltre che combinabile per il suo corretto funzionamento all’uso di un normale telefono. Il prezzo di lancio era di circa 70 euro, ma dati i problemi etici che creava pensarono che fosse meglio metterla a disposizione soltanto in campo medico e sanitario.
🔴 Fonte: www.corriere.it