Stanziati incentivi per AI e blockchain, tutti i dettagli su chi potrà beneficiare dei fondi

Dal 21 settembre di quest’anno per imprese e centri di ricerca sarà possibile avere accesso ai finanziamenti per AI, blockchain e innovazione tecnologica. Per farlo sarà possibile svolgere una precompilazione online già dal 14 settembre.

innovazione blockchain
Il Ministero dello sviluppo economico spinge per l’innovazione. – Androiditaly.com

Il decreto del 24 giugno 2022 del Ministero dello sviluppo economico segna un punto di svolta per le imprese sul territorio nazionale. Definisce infatti le modalità per concessione ed erogazione di fondi e agevolazioni per progetti di ricerca improntati all’ambito tecnologico. Prima di tutto per le modifiche legate alle blockchain e all’intelligenza artificiale.

Le risorse complessive sono 45 milioni di euro suddivisi in tre blocchi. Uno per i progetti che riguardano le IA che è pari a 25 milioni, uno per la tecnologia Blockchain di 10 milioni di euro e infine uno dedicato ai progetti Iot (Internet of things) sempre di 10 milioni. Il 60% di questi aiuti sono destinati alle piccole e medie imprese (PMI).

Naturalmente per accedere a questo tesoro servono determinati prerequisiti oltre alla presentazione della domanda. Occorre che le aziende che si candidano siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese e che non siano già in liquidazione. In più occorre che siano in regola con la restituzione delle somma concesse dal Ministero o dalla Commissione Europea e non abbiano ricevuto aiuti economici non approvati.

I progetti che possono essere approvati

squadra di ricerca
Per venire approvate le iniziative devono soddisfare determinati requisiti. – Androiditaly.com

Nonostante ci siano i tre blocchi definiti per le aree di ricerca un progetto può anche comprenderne più di una, indicando nella domanda quella che prevale sulle altre. A prescindere che il progetto sia improntato alle blockchain o all’intelligenza artificiale però deve sempre avere un costo minimo di almeno 500.000 euro e uno massimo pari a due milioni.

Tra le spese conteggiate sono previste le retribuzioni per il personale, l’acquisto di materiale e la manutenzione delle strumentazioni e le attrezzature che si andranno ad utilizzare.

Anche la durata della ricerca deve soddisfare determinate condizioni. Il progetto deve durare come minimo due anni e non prolungarsi oltre i due anni e mezzo dalla data di avvio dello stesso. In caso di necessità però è possibile estendere il termine di altri sei mesi, per un totale di tre anni.

Il decreto del Mine definisce anche cosa deve prevedere la proposta progettuale a seconda dell’area di ricerca indicata sulla domanda. Ad esempio per la ricerca industriale come output finale servono dei prototipi da sottoporre a test di convalida.

 

🔴 FONTI: www.mise.gov.it

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