I pannelli solari sono strumenti di cui non possiamo fare a meno, specialmente per quello che è il loro lavoro: raccogliere energia e permetterci di sfruttarla in ogni modo possibile ed immaginabile. Ma sembra che delle società stiano mirando a creare qualcosa di più sostenibile per l’ambiente; che cosa?
È iniziato ufficialmente un progetto fenomenale e che ha come scopo quello di migliorare l’economia circolare e verde che, da una parte, recupera gli scarti di lavorazione della fibra di carbonio, mentre dall’altra permette di avere un pannello fotovoltaico da portare sempre con sé all’occorrenza e per gli usi più svariati.
Stiamo parlando della startup Levante con sede Milano e la società ACS, acronimo di Advanced Composites Solutions, con sede a Bologna e Tortoreto, esperta nella progettazione e nella realizzazione di componenti in materiale composito per vari settori industriali. Per via della loro geniale idea si sono aggiudicate il Premio Best Practices per l’Innovazione, categoria Greentech, promosso e organizzato da Confindustria Salerno.
Lo sviluppo del progetto delle compagnie
In poche parole è un riconoscimento che viene attribuito da ben diciotto anni in Italia alle migliori tra imprese, spin off e start up. L’iniziativa, come è facilmente intuibile data la categoria di appartenenza, promuove la cultura dell’innovazione in Italia generando un meccanismo virtuoso di contaminazione e condivisione, onorificando i progetti svolti in collaborazione con altri soggetti.
Il programma di Levante è nato da un problema che i fondatori sentivano in prima persona: i velisti e i camperisti, nei loro viaggi, avvertivano il bisogno di avere accesso all’energia ovunque. Da questo bisogno hanno deciso di costruire il pannello ad origami trasportabile ovunque e utilizzabile in contesti staccati dalla rete. ACS, invece, ha introdotto la propria tecnologia ed esperienza partendo dal recupero degli scarti di fibra di carbonio proveniente dall’industria automobilistica.
Non a caso il 40% della fibra di carbonio utilizzata per la produzione di un’unica auto da corsa viene scartata, dunque il progetto delle compagnie è una vera e propria opportunità d’oro per dare inizio ad un nuovo processo di sviluppo chiamato “upcycling“, grazie al quale sarà possibile ottenere un sacco di energia utilizzabile e che non provocherà alcun tipo di danno all’ambiente circostante.
🔴 Fonte: www.ansa.it