Se il terrorismo ricorre ai droni le autorità ripagano in fretta e con la stessa moneta. Gli Stati Uniti puntano infatti su queste armi per evitare stragi, progettando droni dotati di taser per stordire i soggetti pericolosi. Uno scenario troppo all’avanguardia?
L’azienda americana Axon ha fatto una proposta a dir poco originale alle forze dell’ordine americane. Nello specifico si tratta di un progetto per produrre droni dotati di taser come prevenzione del terrorismo. Addirittura vorrebbe usare questa strategia per riuscire a evitare fenomeni come le sparatorie scolastiche.
Questo progetto spinge ancora di più l’acceleratore sugli investimenti tecnologici per la sicurezza. I droni taser sarebbero solo una delle innovazioni portate nel lavoro della polizia, dalle IA ai vari sistemi di videosorveglianza. L’idea per inciso è del CEO dell’azienda, Rick Smith. Questi droni con dei taser incorporati comandati da remoto potrebbero evitare un intervento diretto del personale. Quindi più sicurezza per gli stessi agenti nel loro lavoro e minore esposizione.
A occuparsi della costruzione dei droni però non sarebbe Axon bensì la società DroneSense. Nessuna intelligenza artificiale incorporata data la delicatezza delle operazioni in cui verrebbero impiegati. I “piloti” dei droni dovrebbero svolgere un lungo periodo di addestramento sfruttando gli strumenti offerti dalla realtà virtuale. Rimane però la questione del se questa tecnologia possa essere davvero efficace in situazioni concrete.
L’idea alla base dei droni-taser è venuta da una graphic novel del 2019 dello stesso Smith. I disegni della storia riproducevano infatti una tecnologia molto simile, con un drone avanzato che disarmava un uomo senza difficoltà. Dalla fantascienza alla realtà sono bastati pochi anni. Axon prevede che già nel 2023 questi dispositivi saranno in dotazione alla polizia americana. Mancherebbero solo pochi mesi.
Senza lasciarsi andare a fantasie sui supereroi, il primo focus di questi apparecchi sarà la salvaguardia delle vite umane coinvolte. Questo principio sarà valido sia per gli agenti che per gli eventuali ostaggi e per gli stessi attentatori.
Niente azioni spericolate ma totale sicurezza. La scelta stessa di dotare i droni di taser e non di armi potenzialmente letali rispecchia il principio a monte. Lo stesso vale per il ricorso a piloti fisici e non ad algoritmi, che mancherebbero di empatia. Prima naturalmente occorreranno una serie di simulazioni per verificare l’idoneità dei prototipi e del progetto stesso.
🔴 FONTI: www.dailymail.co.uk
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