IPTV: Guardia di Finanza taglia lo streaming pirata con la chiusura di oltre 500 siti

Nuovo blitz digitale da parte della Guardia di Finanza la quale, questa volta, è intervenuta in maniera repentina per sequestrare oltre 500 siti web. Come ci è riuscita?

IPTV: Guardia di Finanza taglia lo streaming pirata con la chiusura di oltre 500 siti
Le forze dell’ordine hanno compiuto un vero e proprio colpo – Androiditaly.com

La Guardia di Finanza, dopo ver registrato con successo un aumento della vendita di attività di Iptv attraverso streaming illegali durante l’ultima giornata del campionato di Serie A, si è mossa con rapudità per procedere al sequestro di oltre 500 siti web e dei relativi 40 canali Telegram.

Quindi, chiunque abbia provato a collegarsi ai servizi pirata è stato reindirizzato ad un pannello informativo che avvertiva sul sequestro del sito, dunque è facile pensare che non ci sarà più modo di poter fare uso di quei portali dal momento che saranno disabilitati. Ora in tanti non potranno più abusarne per poter guardare dei contenuti illegali. A cosa hanno portato le indagini condotte?

Il nome del software che controlla i siti e le sue funzioni

IPTV: Guardia di Finanza taglia lo streaming pirata con la chiusura di oltre 500 siti
Una situazione come la seguente non passa inosservata – Androiditaly.com

Gli esiti pubblicati del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, hanno confermato la presenza di un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici, ossia “Stream Creed”, che non sarebbe altro che un sinonimo del sistema “Xtream Creed“. Era stato già incontrato in passato e non è niente di nuovo per loro, ecco perché non è stato difficile affrontare la situazione finché era possibile farlo.

Stefano Azzi, il CEO di Dazn Italia, ha rilasciato la sua considerazione dichiarando che: “Rinnoviamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente a contrastare il fenomeno della pirateria che ogni anno genera ingenti danni al nostro sistema Paese. La divisione antipirateria di Dazn e i suoi partner stanno già lavorando per fermare migliaia di istanze attraverso operazioni di contrasto, ingiunzioni e una continua innovazione volta a proteggere gli abbonati”.

In sostanza: niente più contenuti illegali per tutti coloro che frequentavano in maniera compulsiva questi canali Telegram quasi sicuri, ma oramai sotto sequestro dalle forze dell’ordine dopo l’operazione eseguita con successo. Forse ci sarà qualcuno che tirerà un sospiro di sollievo per questa vicenda, mentre altri, in segreto, è probabile che non saranno d’accordo.

Tuttavia pensiamo che non sia una questione opinabile o meno; se è stata eseguita, avevano delle ottime ragioni dietro come quelle di cui abbiamo parlato, di conseguenza non stupiamoci del fatto che abbiano chiuso per sempre ben 500 siti web illegali.

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