Sfruttando l’Appstore offerto da Amazon le applicazioni di Android saranno disponibili su Windows 11. In America è già attiva l’anteprima di questo nuovo servizio che ora si estenderà ad altri 5 paesi: Giappone, Francia, Inghilterra, Germania e Italia. 
Nel 2021 il sistema operativo Windows 11 aveva già provveduto ad annunciare con orgoglio il nuovo supporto alle app Android. A ottobre dello stesso anno la funzionalità però non era ancora arrivata, per tardare fino al debutto di dicembre riservato agli Stati Uniti. Ora però dovrebbe davvero mancare poco all’estensione del servizio anche all’Italia. Sicuramente entro fine anno, quindi alla peggio se ne parlerà per dicembre 2022.
L’annuncio dell’estensione del supporto alle app non solo per l’Italia ma per altri quattro paesi è arrivato con l’evento Build 2022. Il primo giorno del Build il dirigente Panos Panay ha confermato questa prossima estensione anche per Germania, Giappone, Inghilterra e Francia.
Inizialmente le app non si potranno scaricare dal Play Store di Google bensì dall’Appstore di Amazon. Si tratterà di un percorso graduale, non di un brusco cambiamento. Naturalmente tra i download saranno compresi i giochi.
Per eseguire le applicazioni Android su Windows 11 sono comunque necessari dei requisiti minimi, ad esempio per processore e RAM. Conviene verificare al più presto di possederli per approfittare del servizio.
Un’estensione ben organizzata
Servono alcuni requisiti hardware per far correre sul PC le applicazioni che Android aveva progettato per telefoni e tablet. Windows 11 li ha resi noti ancora a febbraio di quest’anno quando la funzionalità è stata introdotta negli USA.
Prima di tutto occorre avere un processore Intel Core i3, una scheda video almeno AMD Ryzen 3000 e chip Snapdragon 8c. La RAM minima necessaria è di 8GB ma in effetti quella consigliata dal colosso di Redmond è addirittura il doppio, 16GB.
L’architettura del PC deve essere di tipo x64 oppure ARM64. Per verificare di quale si tratti occorre aprire il Pannello di Controllo del PC e cercare l’informazione su Sistema e Sicurezza.
Infine gli ultimi due requisiti riguardano la tecnologia storage e la Virtual Machine Platform. La prima deve essere di tipologia Solid State Drive (SSD), che memorizza grandi quantità di dati senza servirsi di parti meccaniche. Utilizzano invece la memoria flash che comporta minori spese energetiche e minor rischio di surriscaldamento. La VMP invece deve semplicemente essere abilitata.