Google continua a porre la sua attenzione sui bisogni dei suoi utenti, cercando di progettare sempre nuove tecnologie che facilitino la vita quotidiana. Questa volta, il colosso della California prende in considerazione le barriere linguistiche.
Un servizio translate portatile
A molte persone, durante il lavoro o i propri passatempi quotidiani, capita di utilizzare la pagina “Google translate“, nel caso dovessero comunicare in una lingua che non sia la propria.
Che sia perché si sta cercando di comunicare in una lingua sconosciuta, tradurre un testo per una migliore comprensione o, semplicemente, ricordare una parola che in quel momento non sovviene, “translate” è una delle parole più ricercate su Google, attualmente.
Per questo, l’azienda ha pensato di migliorare il proprio servizio, fornendo un modo per poter avere sempre a portata un dispositivo di traduzione. In questo modo, chi necessita di un supporto per capire linguaggi diversi, potrà comprendere, senza dover trascrivere su un dispositivo apposito ogni parola, una comunicazione continua in lingue differenti.
Gli occhiali “Google Glass”
Durante la conferenza Google I/O 2022, quindi, è stato presentato un prototipo di Google Glass, un tipo particolare di occhiali che, in tempo reale, traduce una conversazione da un’altra lingua.
Si tratta di un paio di occhiali a realtà aumentata che, grazie alla loro programmazione, consentono di comprendere qualsiasi lingua parlata nel globo. Questo, grazie ai sottotitoli, che appariranno proprio davanti agli occhi dell’utilizzatore, che traducono sul momento una qualsiasi frase che viene pronunciata nella lingua d’interesse.
È stato proprio il CEO di Google, Sundar Pichai, a presentare il nuovo prototipo durante la conferenza. Grazie ad un video esplicativo, gli spettatori hanno potuto vedere il funzionamento dei Google Glass in maniera diretta. Nonostante la presentazione, però, il modello rimane tutt’ora un prototipo, e non si sa se arriverà mai sul mercato commerciale.
I primi passi di Google per raggiungere l’obiettivo
L’azienda di Mountain View aveva già tentato, in passato, la strada degli occhiali di traduzione simultanea circa dieci anni fa. Purtroppo, vari fattori hanno fatto sì che il progetto fosse momentaneamente abbandonato. Tra questi, sicuramente c’era un interesse minimo da parte dell’utenza, soprattutto a causa dei problemi di privacy e del costo degli occhiali troppo elevato.
Google, però, ha messo solo da parte il suo progetto, non abbandonato. Dopo alcuni anni, infatti, l’azienda si è mossa di nuovo verso questa meta, acquisendo la società North, nel 2020. Questa è un’azienda specializzata proprio nella produzione di occhiali intelligenti, che potrà fornire il giusto apporto a Google per la produzione dei nuovi Google Glass.
Attualmente, dunque, non si sa ancora se il modello sarà commercializzato in larga scala sul mercato. Di fatto, però, potrebbe essere un enorme passo avanti nell’abbattimento delle barriere linguistiche e, perciò, anche nel turismo, oltre che nel lavoro ed in molti altri settori.