Strano, ma vero, Twitter ha una sua nemesi. Non stiamo parlando né di Facebook e tanto meno di Instagram, bensì di un social network che è riuscito ad ottenere un successo strepitoso nel giro di poco tempo; pare che la capacità di intrattenimento del sito non sia affatto bassa, ragione per la quale ci sentiamo in dovere di dire che non sia male da analizzare. Cosa propone di speciale?
Detto così sembra che stiamo presentando il solito social network che sta tentando di sfondare fra le applicazioni più utilizzate, ma questa volta è diverso; la piattaforma di cui vorremmo parlare è riuscita a raggiungere una grande notorietà per il semplice fatto che proponga una serie di funzionalità niente male, proprio come Twitter.
E, ora come ora, il sito può vantarsi di avere ben 4,4 milioni di iscritti a livello globale, con una crescita esponenziale avvenuta proprio negli ultimi anni, proprio quando il tema della privacy è divenuto centrale anche nel merito dei social media. Si chiama Mestodon, ed è particolare perché non solo non ha pubblicità, ma ha anche un limite di caratteri che arriva fino a 500. È interamente guidato dalla sua community, che controlla e segnala i post che violano le regole di utilizzo.
Dettagli sull’app
È considerata come una versione decentralizzata di Twitter, non a caso è costituita da una bacheca che mostra i contenuti solo in ordine cronologico. Alla base non vi è alcun algoritmo o sistema di presentazione dei contenuti basati sulle esperienze di ogni iscritto, però la principale differenza con Twitter è che non esiste un unico flusso di notizie: i post sono organizzati all’interno dei nodi che rappresentano altrettanti hub. Di conseguenza è possibile ricercare i singoli utenti con facilità.
Mestodon ha un obiettivo preciso, e lo esplica in questa dichiarazione: “Se non volete un social network in cui Mark Zuckerberg, Jack Dorsey o un altro CEO miliardario determini cosa potete pubblicare e quali post possano diventare popolari, Mastodon è una buona alternativa“. Oltretutto dovete sapere che Eugen Rochko, alla notizia dell’acquisizione di Elon Musk della quota di maggioranza di Twitter, il nuovo social ha visto un picco nelle iscrizioni; che sia un buon periodo per il sito affinché riesca ad ottenere più successo? È probabile.