La commissione del parlamento UE ha votato il documento che obbliga gli smartphone ad avere un ingresso USB Type-C.
La guerra dei caricatori è una materia che si porta avanti da un bel po’ di tempo. Come ricorda lo stesso documento che è stato da poco firmato dalla commissione del parlamento dell’Unione Europea, il primo memorandum che porta la firma dei maggiori produttori di smartphone risale al giugno del 2009.
L’accordo era stato trovato sul tipo di cavo con uscita USB 2.0 Micro B, e aveva lo scopo di uniformare il mercato dei caricatori per telefoni cellulari. Già solo l’atto firmato dai produttori ha avuto conseguenze importanti sulla produzione successiva di caricatori e smartphone, abbassando il numero di tipologie da 30 a 3.
Nel documento si ricorda come un’azienda si sia rifiutata di fare passi in avanti in questo senso: il riferimento è ad Apple, che sui suoi metodi di ricarica ha sempre voluto mantenere una certa distanza dagli usi comuni con il suo sistema di ricarica Lightning per i suoi dispositivi.
La firma apposta dalla commissione non è quella definitiva, visto che il prossimo step sarà il voto da parte dell’assemblea che si svolgerà il prossimo mese. I nuovi regolamenti prevedono che il connettore utilizzato sia del tipo USB Type-C e, nel caso di ricariche superiori ai 15 W o 3 ampere, il sistema Power Delivery.
L’USB Type-C (con Power Delivery) sarà l’unico metodo di ricarica possibile
Il fine di questo lungo iter che avanza da più di un decennio è quello di ridurre i costi e gli sprechi, soprattutto quelli relativi all’impatto ambientale. Un’altra considerazione è l’obiettivo di eliminare i caricatori dalle confezioni degli smartphone: l’acquisto si dovrà effettuare separatamente.
Certo, non mancano dei punti criticabili, come quello relativo all’uniformazione del cavo. Basta pensare che i milioni di utenti che per ora utilizzano il cavo Lightning saranno costretti a buttarlo. C0è poi da sottolineare che Apple non è l’unica azienda a non utilizzare USB Type-C.
Alcuni produttori cinesi, infatti, si appoggiano su un tipo di connettore USB Type-A. Dunque, che si vada verso una standardizzazione non può che essere una buona notizia, specialmente per i consumatori che da qui in avanti potranno utilizzare lo stesso caricatore per più dispositivi.
Le aziende avranno comunque il tempo per allinearsi alle nuove normative: si tratterà di un adeguamento e non di un’imposizione. Qualcuno dice che Lightning sarebbe scomparso in ogni caso, con o senza UE. Intanto, se non sarà dall’anno prossimo, dal 2024 avremo smartphone che si ricaricano con lo stesso tipo di connettore USB Type-C.