Una notizia che era nell’aria: dall’11 maggio 2022 le app di terze parti che registrano le chiamate saranno eliminate dal Play Store di Android.
Gli smartphone sono diventati, nel tempo, uno strumento che ci accompagna quotidianamente in mille vicissitudini. Quello che una volta si presentava come un dispositivo atto a effettuare telefonate in maniera “portatile”, oggi si è arricchito di innumerevoli funzionalità.
Con la creazione di spazi sempre più connessi e l’utilizzo sempre più massivo di tecnologie direttamente dal nostro smartphone, uno dei punti su cui le aziende produttrici insistono molto è quello della privacy. Lo fanno ovviamente per tranquillizzare gli utenti, specialmente i più attenti a questi problemi.
Alla fine dell’anno scorso su questo blog abbiamo elencato la classifica delle aziende migliori da questo punto di vista: qual è quella che ci ispira maggiore fiducia? Lasciamo l’articolo su questo link. Uno degli strumenti più utilizzati all’interno dei nostri smartphone è WhatsApp.
Anche l’applicazione di messaggistica si impegna costantemente per evitare che vengano arrecati grossi danni alla privacy dei suoi utenti, e anche qui ne abbiamo discusso in un altro articolo. La notizia di oggi, però, ci riporta un annuncio che ci aspettavamo già da un po’ di tempo.
Le app terze non potranno più registrare chiamate, ma quelle del produttore si
Il punto in esame è quello relativo alla registrazione di chiamate fuori dal consenso dell’utente. Non è da oggi che comincia tutto. Qualche anno fa Google aveva ritirato l’API che rendeva possibile l’ascolto e la registrazione delle telefonate ad applicazioni terze presente sullo smartphone.
Nonostante questa eliminazione, gli sviluppatori hanno sempre trovato un modo per aggirare queste limitazioni, senza andare incontro ad alcun provvedimento. Per esempio, quello che le app hanno fatto fino ad ora, è stato sfruttare l’API di accessibilità per ottenere le registrazioni delle chiamate.
Dall’11 maggio, però, anche questo sarà fuori dalle possibilità degli sviluppatori. Non si sa bene quali siano le contromisure che verranno prese nei confronti di queste applicazioni, ma con ogni probabilità verranno rimosse dal Play Store. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda i diretti produttori.
Le aziende che producono smartphone, infatti, continueranno ad avere la possibilità di registrare le telefonate. Se ci pensate, è anche ovvio: la stessa applicazione “telefono” di Google ha bisogno di poterlo fare per garantirci la possibilità di effettuare chiamate. Insomma, un bel passo in avanti verso il rispetto della privacy degli utenti.