Il consiglio dei ministri anticipa le istante della stretta antifrode approvata all’interno degli strumenti del Pnrr
A partire dal 30 giugno entrano in vigore interessanti novità in materia di pagamenti elettronici e uso dal Pos. Soprattutto in ambito delle piccole attività commerciali. Il Governo Draghi ha infatti anticipato di diversi mesi quanto stabilito con la sottoscrizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il complesso impalcato di strumenti normativi, e la loro declinazione pratica cambia le regole per i cittadini. Questo infatti sottolinea la necessità di recuperare parte del gettito statale. Che ad oggi appartiene al nero e al sommerso anche attraverso il tracciamento dei pagamenti in maniera più capillare. Una stratta che tuttavia aveva fatto storcere il naso a molti esponenti politici del consiglio dei ministri. Gli esponenti dell’opposizione sottolineavano, con una certa vena polemica, come questo setaccio a maglie strette avrebbe rappresentato una pesante ingerenza nella vita della popolazione.
Cosa prevede la stretta del governo e le novità introdotte con l’entrata in vigore degli strumenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Il termine indicato rappresenta quindi il limite massimo concesso agli esercenti. Coloro i quali decideranno di non allinearsi a questa direttiva andranno in contro oltre che alla sanzione da 30€, anche ad una seconda multa. Questa è fissata per un valore pari al 4% del valore della transazione di cui si rifiuta il pagamento tramite pos. L’ADE impone inoltre l’invio di tutti i dati relativi ai pagamenti effettuati con carte di credito, debito o altri sistemi con monete digitali.
A subire un ulteriore modifica è la dimenticata lotteria degli scontrini. Consapevoli dell’insuccesso dell’operazione, i vertici hanno deciso di cambiarne le modalità. Ci saluta il codice univoco, sostituito da un pratico qr-code presente direttamente nello scontrino. Sarà semplicemente necessario inquadrare il codice e scoprire se abbiamo vinto. Una sorta di gratta e vinci del fisco.
Il taglio all’evasione segue un cronoprogramma ben definito, e l’obiettivo a breve termine prevede una riduzione pari al 5% nel 2023 e del 15% nel 2024. Questo spiega come il governo sia intenzionato ad accelerare il passo per rientrare entro il 2026 sotto la soglia del 40%.