Come molti di noi sapranno, in origine non era possibile trasferire dei file troppi grandi su WhatsApp. Tuttavia, grazie ad un nuovo aggiornamento da parte di Meta, adesso sarà possibile riuscirci in tutta tranquillità.
WhatsApp ha dato dimostrazione più volte del fatto che, il servizio, metta alla prova differenti soluzioni in base alle esigenze degli utenti che ne fanno utilizzo. Continuerà con questa mentalità anche in futuro, ragione per la quale crediamo che sia fondamentale per permettere a tutti noi di godere di una applicazione come si deve.
Oltretutto, dobbiamo parlare di una novità che è venuta a galla di recente. Ad occhio potrebbe sembrare una introduzione da poco e che non ci interesserebbe all’apparenza, ma avete mai pensato alla possibilità di poter caricare dei file di grandi dimensioni senza sottostare ai limiti di WhatsApp? Sicuramente molti sì, ecco perché, adesso, questo sogno è realtà.
L’aumento della capienza disponibile per i file
Per il momento la feature è disponibile soltanto in Argentina, luogo in cui gli utenti di WhatsApp avranno modo di poter inviare, tramite l’app ovviamente, dei file dalla dimensione massima di ben 2 GB, contro gli appena 100 MB di limite attuale. La suddetta possibilità è al momento riservata ad un ristretto numero di beta tester di WhatsApp, ma la buona notizia è che si tratta sia di app per Android che per iOS.
E non possiamo che essere contenti dal momento che, se ciò dovesse avvenire molto presto, non potremmo che salutare tanti software di cloud attualmente in uso. Non sarebbe più necessario sfruttarli visto e considerato che la stessa piattaforma ci darebbe la possibilità di inviare o ricevere dei file di grandi dimensioni.
Ma attenzione, perché è molto probabile che sarà collegata alla funzione multi-dispositivo. Non sarebbe strano se Meta puntasse più che altro a trattare questi contenuti principalmente dal computer anziché da uno smartphone. Sarebbe più sicuro ed eviterebbe l’invio di allegati troppo pesanti a sorpresa.
Non dimentichiamoci nemmeno che Telegram abbia inserito questa possibilità già da due anni, mentre WhatsApp ci ha pensato soltanto adesso. Che abbia voluto aspettare prima di farlo è ovvio, però è anche vero che abbia delle motivazioni valide del perché non ci abbia pensato già tempo fa nonostante non siano molto chiare.