Finalmente, come tutti gli anni, siamo arrivati al momento delle pagelle che assegnano il premio a chi si è distinto in peggio
Il mondo del cinema gli teme, mentre quello della critica li ama. Arrivano puntuali come sempre gli irriverenti Razzie Award, i premi che eleggono i peggiori protagonisti delle pellicole che abbiamo visto durante il 2021. E prima che giunga la passerella degli Oscar, la doverosa pernacchia che è dovuta a chi si è distinto per l’interpretazione più scarsa in assoluto dilaga nella sua massima espressione.
Va detto che normalmente gli attori sono in grado benissimo di raccogliere i fischi del caso, e accettare con estrema grazia l’assegnazione del premio che rappresenta il coronamento di un flop clamoroso. E l’irriverenza, va detto, non salva nessuno. Basti pensare che l’iconico Sylvester Stallone, è stato in grado di collezionare 31 candidature e 10 premi, compreso quello di peggiore attore del XX secolo.
Andiamo dunque a scoprire chi quest’anno si è aggiudicato il palmares dell’ironia.
I vincitori dei Razzie Award 2021, tra meriti e demeriti, eleggono chi quest’anno non ce l’ha proprio fatta
Nelle categorie presenti in questa edizione emerge con costanza l’adattamento cinematografico di Netflix Diana the Musical. Il titolo ha conquistato i premi per peggior film, peggiore attrice protagonista, peggiore attrice non protagonista, regia e sceneggiatura.
Anche il sequel del film di animazione Space Jam, con protagonista Le Bron James è stato particolarmente oggetto di irriverenza. All’atleta infatti è stato assegnato il riconoscimento per il peggiore attore protagonista, e la pellicola inoltre si porta a casa anche il titolo di peggior coppia sullo schermo e peggior prequel, remake, plagio o sequel.
Non poteva mancare una menzione speciale ad uno dei protagonisti di House of Gucci. Questa volta a ricevere il lampone dorato abbiamo il talentuoso Jared Leto. La sua interpretazione di uno degli eredi della casa di moda, sui generis e particolarmente fragile e sopra le righe, gli ha valso il merito di essere eletto come il peggiore attore non protagonista.
Si distingue invece il redivivo Will Smith, che grazie alla pellicola Una famiglia vincente, si riscatta e guadagna l’Olimpo del Redeemer Award.