Il padre delle GIF si è spento a 74 anni per complicazioni insorte dopo essere risultato positivo al COVID. Stephen E. White aveva creato il formato decenni prima dei meme, ma è grazie a loro che sarà ricordato d’ora in poi.
Il 14 marzo del 2022 sarà ricordato come la data dell’addio al creatore del formato GIF (Graphics Interchange Format). Il padre delle immagini digitali animate si chiamava Stephen E. Wilhite ed era nato il 3 marzo del 1948. Poco dopo il suo settantaquattresimo compleanno purtroppo è iniziato il suo calvario dopo aver contratto il Covid-19, conclusosi tragicamente pochi giorni fa.
Wilhite aveva creato il formato dei file GIF verso la fine degli anni Ottanta. Erano gli albori di Internet e lavorava alla compagnia CompuServe. Naturalmente i motivi per cui il formato era importante all’epoca erano molto diversi da quelli attuali. Nessun fine comico ma solo accelerare il download di determinati contenuti.
Nonostante l’importanza del suo contributo, il padre inconsapevole dei meme che avrebbero spopolato sui social network si era ritirato da anni. Per la precisione non era più nel giro dai primi anni 2000.
Dopo aver smesso di lavorare Stephen Wilhite si era appassionato di modellismo, passatempo a cui dedicava diverse ore. Soprattutto trenini, che montava nel seminterrato di casa. Viaggiava molto ed era considerato da tutti una persona umile e altruista. Ad annunciare la sua perdita è stata la moglie.
La popolarità delle GIF
Il formato GIF arrivò nel 1987, rilasciato da CompuServe per rimpiazzare il più antiquato formato RLE che era solo in bianco e nero. La prima versione si chiamò 87a, ma venne presto sostituita dalla 89a. Il suo brevetto è scaduto fra il 2003 e il 2004 in tutto il mondo.
Con la diffusione della navigazione web questo formato divenne tra più comuni sulle pagine. Un’immagine GIF può contenere da due sfumature fino a 256 colori, possibili fra i 16,8 milioni di tonalità disponibili. Grazie a questa caratteristica i file hanno di solito una dimensione ridotta.
La prima persona ad usare il formato immagine per fine artistico fu un’artista russa, nota come “Lialina”, che lo scelse per una galleria d’arte virtuale. Dopo di lei fu il turno di Poynter che produsse più di 500 disegni animati.
Pian piano le GIF diventarono così popolari da poter essere create e condivise da tutti sui social o sulle piattaforme di messaggistica.