L’applicazione musicale che più amiamo ha investito molto tempo nel tentare di migliorare l’esperienza dei suoi utenti, ecco perché ha introdotto alcune funzionalità niente male e di cui potremmo far uso non appena usciranno. Ma di cosa stiamo parlando precisamente? Vediamo di scoprirlo.
Spotify non solo si è occupata di rendere la sua applicazione maggiormente godibile dal punto di vista dell’utente, ma ha anche voluto ricercare delle nuove trasmissioni su cui affidarsi. In sostanza vorrebbe che il suo sistema di ricerca fosse migliore di com’è adesso, ecco perché renderlo perfetto potrebbe essere una buona idea da adottare.
Da questa premessa, gli sviluppatori, hanno pensato che semplificare i processi fosse un inizio niente male per portare la funzionalità ad un nuovo livello. Per farlo
si è ricorso al deep learning e all’intelligenza artificiale per rendere, appunto, intelligente il sistema di ricerca dei podcast. Ma qual è la stata la loro ultima trovata importante, e che gli ha permesso il compimento di questo obiettivo?
Dobbiamo tutto alla tecnica “Natural Language Search“, che potremmo tradurre in “Ricerca sul linguaggio naturale”, e come funziona ce lo spiega la società in poche parole: “Per permettere agli utenti di trovare contenuti interessanti senza troppi sforzi, abbiamo iniziato ad approfondire la tecnica Natural Language Search, anche nota in letteratura come Semantic Search. Riassumendo, la chiave di ricerca (inserita dall’utente, ndr) viene correlata semanticamente a una serie di opzioni, senza che debba esserci una corrispondenza esatta tra le parole“.
Quello che tentano di dirci è facile da capire, oltre che interessante. Affermano che se un utente cercasse impatto “climatico delle auto elettriche“, il “cervello” di Spotify includerebbe tra i risultati pure podcast come: “le auto elettriche sono preferibili per l’ambiente?“, “impatto ambientale dei veicoli elettrici” e
“auto elettriche ed ecologia“. Quindi, se ricerchiamo un argomento in particolare, aspettiamoci di trovare tutto ciò che sia correlato a quella specifica parola.
Certo, non c’è corrispondenza tra i termini, ma non possiamo non dire che sia una ricerca avanzata e migliore rispetto a quella precedente. Combinare più soluzioni, proprio come hanno fatto loro, serve per permettere all’utente di trovare maggiori informazioni in base ai propri interessi. Comunque, la Natural Language Search è già stata distribuita “alla maggior parte dei nostri utenti e sono in sviluppo delle migliorie al modello di riconoscimento”.
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