Dopo tante voci finalmente sembra che ci siamo. Su Instagram arriveranno presto gli NFT stando alle parole dello stesso Mark Zuckenberg. Nessun dettaglio però su come si svilupperà il progetto e se si estenderà anche a Facebook.
Più cresce il mercato e l’entusiasmo per gli NFT più se ne sente parlare anche sui social. Tanto che dopo diverse indiscrezioni finalmente Mark Zuckenberg ha preso la parola per dire sì, sarà presto il turno di Instagram. Un annuncio quasi ufficiale provenendo dal fondatore di Facebook.
La notizia è arrivata durante un evento che si sta tenendo in questi giorni ad Austin, in Texas. Si tratta della SXSW, un festival musicale e cinematografico che si tiene ogni primavera e coinvolge spesso anche personalità che lavorano col web. La dichiarazione di Zuckenberg parla di un arrivo degli NFT sul social nel breve periodo, ma senza altri particolari.
Teoricamente gli utenti potranno non solo importare NFT sulla piattaforma ma anche crearne degli altri. Probabilmente l’idea è legata sempre al Metaverso, dove ogni oggetto, anche i vestiti virtuali del proprio avatar, possono essere creati in modo analogo agli NFT ed essere importati nella realtà virtuale. Prima però come ha specificato l’informativo ci sono diversi aspetti da sistemare per arrivare a questo punto.
Più che Instagram proprio Meta potrebbe diventare teatro di questa svolta, creando un marketplace apposito per i token, un negozio virtuale per vestire gli avatar ad esempio.
Arte digitale e NFT
Il contest lanciato di recente in Italia da McDonald’s è solo un esempio di come i token non fungibili possano acquisire consistenza. Esistono opere digitali vendute anche per milioni di euro, come se si trattasse di quadri autentici o sculture del Bernini.
Forse proprio per la natura degli NFT però rispetto ai quadri hanno una garanzia in più. Falsi e copie sono sempre circolati nel mercato dell’arte, alcuni sono arrivati ad essere esposti nelle gallerie più famose senza che l’autenticità fosse dimostrata. I token però non possono essere falsificati grazie al software che li convalida.
Solo nel 2020 la vendita dei token non fungibili ha raggiunto i 12,1 milioni di euro. Nel terzo trimestre dell’anno scorso si è arrivati a 9,4 miliardi di euro. La crescita continua dimostra che proprio grazie alla tecnologia blockchain le opere digitale hanno raggiunto per valore quella tradizionali. Come tutti i settori, l’arte si adatta.