I progetti spaziali della Cina: dal turismo a Marte

La stazione spaziale di Tiangong potrebbe ospitare presto anche personale estero e non è l’unica novità per la ricerca spaziale cinese. Il Paese punta a nuove missioni di ricerca su Marte e la Luna, ma anche al turismo spaziale. 

Modulo orbitante
Mentre Europa e Russia si ostacolano anche nello spazio, la Cina procede in autonomia. – Androiditaly.com

La tensione fra Europa e Russia cresce e le sanzioni si ripercuotono anche sul settore della ricerca spaziale stando ad alcune dichiarazioni da parte di Roscosmos. Ma c’è anche chi dorme sonni tranquilli, come la Cina. Il lavoro all’interno della sua stazione spaziale Tiangong procede e anzi punta ad aprire a collaborazioni estere.

Poiché esiste la possibilità che la Russia ritiri il proprio personale dall’ ISS, la Cina si sarebbe detta pronta ad accogliere i cosmonauti nella propria sede. Rimane solo un’ipotesi ma anche il direttore di Roscosmos, Rogozin, aveva menzionato il progetto qualche tempo fa.

Nei piani dello Stato cinese c’è innanzitutto rendere sicura Tinagong e portarla alla sua struttura definitiva entro il 2022. Oltre al personale addestrato potrebbero però arrivare ospiti. Pare infatti che sia in sviluppo anche un veicolo di lancio per il turismo spaziale. I viaggi suborbitali potrebbero essere disponibili a partire dal 2025 e il mezzo prevede posto per sette passeggeri.

Nuovi campioni dalla Luna e da Marte

luna piena luminescente
La Luna non ha smesso di incuriosire la Cina e sarà nuovamente sondata. – Androiditaly.com

Nel 2020 la Luna è oggetto di campionamento da parte di Change’-5, ma ora si guarda oltre. Il nuovo obiettivo è riuscire a gettare la basi per la creazione della Stazione Lunare Internazionale di Ricerca. Intanto è in corso la valutazione delle coordinate per l’atterraggio della missione Chang’e-6, analoga alla precedente in un certo senso. Anche la NASA di recente pare aver ripreso interesse per il nostro satellite.

Dopo Chang’e-6 la successiva missione avrà il preciso scopo di sondare la presenza eventuale di ghiaccio nel Polo Sud del satellite. Il modulo che atterrerà dovrebbe essere dotato di un dispositivo mobile in grado di muoversi per campionare entro un certo raggio.

Ma oltre che alla Luna, si punta a Marte. Finora nessuno ha riportato campioni di roccia che non fossero lunari o terrestri, ma la CSS è convinta di poter riportare materiale marziano per la prima volta nella storia. Il piano è inviare una capsula su Marte che estrarrà la roccia, sigillandola. Dopodiché si studierà come mandare in orbita i campioni e recuperarli dallo spazio per farli atterrare sulla Terra.

Gestione cookie